L'esperimento dei tarocchi rovesciati
Durante il Natale di qualche anno fa, un caro amico di nome Francesco trovò nel panettone una simpatica sorpresa: una scatolina con le carte dei tarocchi e un piccolo foglietto contenente, fitte fitte, le istruzioni necessarie per disporre le carte e leggerne il significato.
Francesco leggiucchiò le istruzioni e cercò di memorizzare i significati principali delle carte. Dopo averle mescolate, bisognava disporle in una figura sibolica: il centro rappresentava la situazione del momento, la sinistra il passato e la destra il futuro. Sopra c'era la personalità dell'anima gemella e sotto la personalità della persona sottoposta alla lettura. C'erano moltissime varianti alla figura e ogni carta poteva avere più significati. Ma la cosa che lo colpì di più, e che mi raccontò, era che, secondo le istruzioni, se le carte cadevano rovesciate (cioè con la parte bassa della figura che capitava in alto e viceversa) il loro significato diventava opposto. Così la morte, se compariva rovesciata, poteva significare vita. La torre che crolla, se rovesciata, poteva significare ricostruzione anziché distruzione.
Francesco iniziò a leggere le carte ad amici e amiche: indovinava sempre. Le lesse anche a me: era davvero in gamba. Tutti rimanevano meravigliati e ammettevano: “Sono proprio io”, oppure “È successo proprio così, mi hai dato un ottimo consiglio”. E tutti finivano immancabilmente per sentirsi tesi e nervosi quando si arrivava alle previsioni per il futuro. Quando Francesco leggeva le carte a una persona, parlava a lungo del suo passato, delle speranze per il futuro, della sua personalità, della situazione del momento e dei problemi più importanti. Faceva sempre riferimento alle carte. Diceva per esempio: “Vedi, qui c'è la torre che sta crollando. Ed è capitata nel settore che riguarda la tua situazione attuale. Significa che questo per te è un periodo di crisi, di crollo; c'è qualcosa che stai perdendo, qualcosa che sta scomparendo…”. Alla fine chiedeva al suo (per così dire) cliente: “Quanto ti ritrovi nella descrizione di queste carte? Da 1 a 100, quanto si sono avvicinate alla verità?”. Le risposte erano lusinghiere e andavano da 70 a 100.
Fu a questo punto che Francesco ebbe l'idea di rigirare il basso con l'alto di tutte le carte, rileggiendone il significato. Scoprì così una cosa incredibile. È questo l'esperimento dei tarocchi rovesciati. Rivoltando l'alto con il basso di tutte le carte, e lasciando inalterate le rispettive posizioni sul tavolo, ogni singola carta avrebbe detto l'esatto opposto di quanto stava dicendo un attimo prima. L'esatto opposto nel passato, nel futuro, nella personalità, nei problemi e in tutto il resto. Francesco ricominciava a leggerle: “Vedi, qui c'è la torre che sta crollando, ma adesso è rovesciata. È sempre nel settore che riguarda la tua situazione attuale: significa che questo per te è un periodo di rinnovamento, di ricostruzione; c'è qualcosa di nuovo che stai sperimentando, una fase di rinascita…”.
Ci credereste? Alla fine la persona vaticinata si trovava descritta correttamente di nuovo con un punteggio fra 70 e 100.
Com'è possibile?
Provate voi stessi a fare questo esperimento e vedrete che otterrete dei buoni risultati. La spiegazione del meccanismo che per porta i tarocchi a non sbagliare mai è semplice: è lo stesso sistema utilizzato dall'astrologia per fare gli oroscopi. Ecco schematicamente i punti principali.
1. Le affermazioni fatte vanno bene per tutti, perché sono molto vaghe e quindi adattabili.
2. La vaghezza non viene percepita da chi ascolta, così le frasi si riempiono di significati precisi, tutt'altro che vaghi.
3. Il cliente seleziona le cose che più lo hanno colpito e tende a dimenticare tutte le altre.
4. Alla fine nella memoria si forma un racconto ben strutturato, nel quale le descrizioni sono state tutte precise e incredibilmente azzeccate.
Prendiamo un caso concreto. Dire a qualcuno: “Hai un progetto a cui tieni molto, ma vedo che c'è un ostacolo. Si tratta forse di un'altra persona, di qualcuno che non è dalla tua parte”, è un esempio di frase che va bene per tutti. Chi non ha, in ogni momento della sua vita, almeno un progetto a cui tiene molto? Chi, avendo un progetto a cui tiene, non vede qualche ostacolo alla sua realizzazione? Questa frase è priva di contenuto, è una scatola vuota. Il contenuto, il significato, viene messo dalla persona che ascolta, secondo la propria particolare situazione. Così il progetto potrà essere, di volta in volta: la promozione a scuola, l'amore di un'altra persona, un lavoro interessante, un qualsiasi progetto importante. L'ostacolo di volta in volta potrà essere: la professoressa di matematica o di inglese, un possibile rivale, una persona che riteniamo contro di noi e molte altre cose ancora.
Il cliente, ovviamente, non se ne sta zitto per un'ora. Si tratta di lui e del suo futuro: comincerà presto a dare segnali e a chiedere e dire cose che riguardano la sua situazione concreta, riempendo di significato i contenitori vuoti esperessi dal cartomante. Il lettore dei tarocchi, allora, potrà affinare il discorso, precisare meglio cosa intendono dire le carte; scioglierà i dubbi e adatterà tutto alla perfezione. Fra le tante frasi sentite, il cliente sarà colpito solo da quelle che più si avvicinano alla sua situazione, nella memoria selezionerà e ricorderà specialmente quelle più indovinate. Inoltre, elaborerà le informazioni e colmerà le varie lacune, deformerà e adatterà il tutto per avere un quadro completo e per lui significativo. Così racconterà agli amici una storia ben strutturata, precisa, che metterà in risalto gli “incredibili poteri” dei tarocchi per conoscere il futuro e capire se stessi. In questo modo, nelle testimonianze che seguiranno, il cartomante avrà detto “con estrema precisione” delle cose “che non poteva assolutamente sapere”.
Gli studi di psicologia della percezione, che si occupano dei meccanismi con cui si formano i ricordi, mostrano che questi processi di adattamento e selezione sono propri del funzionamento della mente e della memoria umane. Se poi aggiungiamo il caso di maghi che si informano sui loro clienti prima di riceverli… be', è davvero molto facile dire cose strabilianti.
Per la cronaca: Francesco, dopo aver fatto gli esperimenti dei tarocchi rovesciati pensava che le persone dicessero: “Ah, ma allora funziona sempre! Tutto e il contrario di tutto va comunque sempre bene. Ci hai presi in giro, la lettura delle carte è una baggianata!”
Invece no. Dicevano piuttosto: “Va bene, va bene, Francesco. Ho capito che tu non ci credi, che sei scettico, ma a me non importa: leggimi ancora una volta le carte, per favore, dimmi cosa devo fare…”
Per essere lasciato in pace il buon Francesco dovette buttare via tutto, tarocchi e foglietto di istruzioni. Solo così poté trovare il tempo di assaggiare il suo onesto panettone.