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Notizia del 31/05/2005

Torino, 16 Giugno. Organismi geneticamente modificati in agricoltura: la lezione che viene dall’emisfero Sud del mondo.

“Progress of genetically modified crops in the South: How the North is being left behind”

Ogm_mais Giovedì 16 giugno, in Via Pietro Giuria 15, Torino, la Fondazione per le Biotecnologie organizza una conferenza sulle differenze economiche e sociali che hanno portato ad un maggiore sviluppo delle biotecnologie in agricoltura nei paesi in via di sviluppo rispetto ai paesi più industrializzati, tenuta dal Prof. David Tribe dell’Università di Melbourne in Australia.

David Tribe analizzerà il ruolo del contesto socio-economico che ha portato ad un impiego delle biotecnologie in agricoltura nei paesi del Sud del mondo. In particolare, tra le variabili considerate, la necessità di sviluppare un’economia forte in paesi dove il motore trainante è l’agricoltura a gestione familiare. L’ambiente ha una sua pesante influenza in questo processo, a causa dei limiti della disponibilità di terreno coltivabile e dell’acqua. In aggiunta, tra i parametri considerati, la necessità di far fronte al continuo aumento demografico e alla persistenza di malattie da carenze alimentari (es. da vitamina A).

Quindi sarà analizzato l’impatto dell’utilizzo delle coltivazioni di cotone OGM in diversi Paesi, tra cui l’Australia, l’India, la Cina e alcune nazioni africane. I punti toccati riguardano il miglioramento della resa dei raccolti, la riduzione dell’utilizzo degli insetticidi e l’impatto sull’economia nazionale e sulla salute umana.

Parallelamente saranno affrontati i temi relativi al rapporto tra l’emisfero Nord e quello del Sud, in cui si concentrano la maggior parte dei paesi in via di sviluppo.

Nel dettaglio, si discuterà delle conseguenze delle decisioni economiche e legislative relativamente alle coltivazioni OGM del Nord del mondo sull’economia di questi paesi in relazione al settore dell’agricoltura.

Infatti, la possibile limitazione all’importazione di prodotti alimentari dall’Africa e il mancato sussidio da parte delle organizzazioni umanitarie e della UE proprio in questo settore, secondo David Tribe, limiteranno l’utilizzo delle biotecnologie in agricoltura nei paesi in via di sviluppo, non senza minarne anche l’economia.

David Tribe lavora al Dipartimento di Microbiologia e Immunologia dell’Università di Melbourne, dove si occupa di ricerca per il controllo della diffusione di malattie infettive. Parallelamente è coinvolto in diverse commissioni sull’impatto sociale delle biotecnologie in agricoltura, portando la sua esperienza sul campo presso aziende agricole in Sudafrica e in Australia.

L’ingresso è gratuito, la prenotazione è consigliata (scrivere a mail@fobiotech.org).

Sarà presente un servizio di traduzione.

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