Dossier

L’energia eolica: un’alternativa concreta?

Un’energia antica come il mondo

L'energia posseduta dal vento o energia eolica non è una scoperta dei giorni nostri. Notizie sulle sue applicazioni, per navigare, ventilare i cereali o essiccare i prodotti dell'agricoltura e della pesca, risalgono a diversi millenni prima di Cristo. Già in alcune raffigurazioni egizie del 2500 a.C. compaiono, infatti, immagini sull'uso della vela per lo spostamento di imbarcazioni, che rappresenta l'esempio più antico di impiego delle energie naturali come forza motrice.

Mulino a vento olandese I primi mulini a vento, sebbene di concezione diversa che quella che attualmente intendiamo, comparvero intorno al XVII secolo a.C. nelle aree considerate la culla della civiltà: Mesopotamia, Cina ed Egitto. In Cina consentivano l'utilizzo dell'energia eolica per la macinazione dei cereali, mentre è tramandato che il re di Babilonia, Hammurabi, progettò un complesso impianto di irrigazione per mezzo degli stessi.

In Europa i mulini a vento comparvero solamente nel Medioevo, al tempo delle crociate.

I classici mulini olandesi, che favorirono una prima fase di industrializzazione, permettendo l’azionamento di pompe per l'acqua (per il drenaggio delle paludi), di segherie, cartiere, tintorie e industrie del tabacco, rappresentano probabilmente l'esempio europeo più celebre.

Aerogeneratore (Campo prova di Alta Nurra) Nel 1800 cominciarono a diffondersi i mulini con giranti multipala di piccolo diametro (40-50 metri), soprattutto nelle fattorie dei nuovi territori colonizzati degli Stati Uniti, ma solamente nel secolo scorso si pensò di produrre elettricità mediante generatori di energia elettrica azionati dal vento, chiamati aerogeneratori. A decretarne il successo hanno contribuito da un lato la rapida evoluzione sul piano tecnologico nel periodo tra le due Guerre Mondiali, dall'altro le restrizioni dei consumi petroliferi e, attualmente, una nuova politica di carattere ambientale che prevede il ricorso a fonti energetiche "pulite".

Il principio di funzionamento degli aerogeneratori è lo stesso dei mulini a vento: il vento che spinge le pale. Ma nel caso degli aerogeneratori il movimento rotazionale delle pale viene trasmesso ad un generatore che produce elettricità.

Tra i moderni aerogeneratori quello più diffuso ha due o tre pale, un'altezza di circa 50 metri ed è in grado di erogare una potenza di 500-600 KW, sufficiente per soddisfare il bisogno elettrico giornaliero di circa 500 famiglie.

Le caratteristiche che rendono interessante l'energia eolica sono molteplici: è una fonte rinnovabile, che può essere considerata inesauribile; è pulita, perché non provoca l'emissione in atmosfera di sostanze inquinanti e gas serra; si rende facilmente disponibile sotto forma di energia meccanica e, quindi, è facilmente trasformabile in elettricità. Si aggiungono, inoltre, i benefici legati alla riduzione della dipendenza dall'estero, alla diversificazione delle fonti energetiche e alla regionalizzazione della produzione.

Tuttavia, vanno anche considerati alcuni effetti indesiderati a scala locale: l'occupazione del territorio da parte delle centrali eoliche; l'impatto visivo e acustico; le possibili interferenze sulle telecomunicazioni; gli effetti sulla flora e la fauna.

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