Dossier

Alla conquista del Pianeta Rosso

The Face: il Volto di Marte

Volto_Marte_Viking Il 25 luglio 1976, mentre sorvolava la regione chiamata Cydonia, il Viking 1 scattò una serie di immagini durante le osservazioni condotte per localizzare la miglior regione dove far atterrare il lander del Viking 2.

Tra queste immagini, l'orbiter 1 inviò a terra una foto particolare che mostrava quella che poi sarà conosciuto come il "volto di Marte": una particolare struttura montuosa che sembrava ritrarre un faccia decisamente umanoide.

Per gli scienziati del JPL si trattava di una pura coincidenza, un gioco di luci e ombre creato dalla particolare illuminazione solare accentuato dalla perdita di alcuni bit di informazione durante la trasmissione tra la sonda e la stazione di ricezione a terra.

Ma gli avvistatori UFO non credettero alla versione ufficiale della Nasa e si scatenarono in audaci e improbabili spiegazioni: il Volto era una costruzione artificiale fatta da esseri intelligenti e la Nasa stava solo cercando di coprire la sconvolgente scoperta.

E il volto marziano iniziò la sua veloce scalata tra le celebrità.

La teoria della cospirazione riprese vigore quando, nel 1993, la sonda Mars Observer andò perduta e i fans degli Ufo colsero l'occasione per riunirsi fuori dai cancelli del JPL per denunciare la Nasa di losche manovre a protezione del segreto dei marziani.

Volto_Marte_MGS La parola fine al falso mistero giungerà alcuni anni più tardi con le riprese ad alta risoluzione effettuate dalla sonda Mars Global Surveryor che avrebbero dimostrato inequivocabilmente che il Volto di Marte altro non era che una banale altura modellata dalla erosione.

Agli intervenuti alla conferenza stampa indetta per l'occasione, Michael Carr, massimo esperto di geologia marziana chiese agli intervenuti "A me non sembra una faccia e a voi ?".

Erano tutti d'accordo.

Tranne i fanatici del complotto.

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