Dossier

MOSTRA: IL BELLO DELLA SCOPERTA

risultati, critiche e suggerimenti

Un’alta percentuale di risposta al questionario (il 38,79% degli insegnanti iscritti alla mostra ha risposto al questionario non anonimo) denota un elevato interesse verso iniziative di divulgazione e didattica delle scienze e una forte volontà di coinvolgimento da parte dei docenti nelle iniziative. La necessità e il desiderio di “farsi voce in capitolo”, partecipanti e fruitori attivi delle proposte alle scuole.

Quasi 25 mila visitatori in un mese e il giudizio positivo del 69% degli interpellati è per noi un buon risultato. Le critiche e i commenti di tutti sono utili suggerimenti per la prosecuzione delle attività espositive del Progetto. Che le critiche maggiori abbiano riguardato la scelta localizzativa è per noi ulteriore dimostrazione della necessità della realizzazione di uno science center a Torino.

Inoltre, una grande maggioranza di docenti (35 su 42) disposta ad ospitare laboratori approfonditi presso la propria scuola ci offre speranze concrete rispetto alla prospettiva di circuitazione sul territorio della mostra. Il bello della scoperta è stata infatti pensata e realizzata proprio per essere “portata” presso i suoi destinatari privilegiati: le scuole.

Sappiamo- e lo abbiamo verificato attraverso le risposte emerse nei questionari- che vi è spazio per migliorare l’interattività degli esperimenti, la messa a punto della strumentazione in mostra, l’elaborazione di pannelli illustrativi mirati alla spiegazione del funzionamento degli elementi esposti, la scelta e la formazione degli animatori. A tal proposito, il Progetto Science Center è intervenuto in questi anni con borse di studio, stage e convenzione con corsi di specializzazione e master in comunicazione della scienza nel tentativo di colmare la carenza di personale specializzato nella divulgazione in ambito scientifico e tecnologico.

Tuttavia, la realizzazione de Il bello della scoperta, dopo la mostra NEXT: BIT, DNA e sonde spaziali, (Torino, Lingotto, maggio- giugno 2001), la sua parziale riproposizione al Festival della Scienza di Genova NEXT: DNA, la nuova biologia e le biotecnologie (Genova, ottobre- novembre 2003), e l’antologica Piero Fogliati, poeta della luce, (Torino, novembre 2003- gennaio 2004), ha rappresentato un’ulteriore esperienza espositiva per il Progetto Science Center, un’altra occasione di incontro e dialogo con il pubblico.

Ringraziamo tutti coloro che hanno visitato la mostra, e in particolare le scuole che hanno partecipato ai laboratori didattici e i docenti che hanno risposto al questionario di valutazione.

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