Quei mitici anni Cinquanta
La sfida come detto, era solo all'inizio, ma ampiamente promossa dall'instancabile opera di scrittori e scienziati, visionari e artisti che negli anni Cinquanta e Sessanta si scatenarono nel dare la propria interpretazione del viaggio nello spazio.
Insomma, pareva di essere tornati all'inizio del secolo, ai tempi di Wells e Burroughs, di Schiaparelli e Lowell.
Tra gli scienziati che meglio di altri seppero promuovere il sogno dello spazio merita un posto di rilievo Wernher von Braun.
Il genio tedesco, che durante la guerra costruiva le famigerate V-2 per il Terzo Reich, venne assoldato nella schiere americane al termine del conflitto per lavorare alla costruzione di razzi.
Fu personaggio certamente molto ambiguo ma con un sogno grande che lo spinse a dedicarsi anima e corpo al progetto di conquista dello spazio. E fu abilissimo nello scorazzare in giro per gli Stati Uniti a promuovere il suo sogno.
A un certo punto, agli inizi degli anni Cinquanta, una rivista illustrata gli offrì la possibilità di curare una serie di articoli scientifici sulla conquista dello spazio. La rivista si chiamava
I testi di questi articoli sarebbero stati scritti da von Braun coadiuvato dall'amico e scrittore Willy Ley
Tra navi enormi, basi lunari e basi orbitanti gli articoli del Collier's ebbero un successo senza precedenti.
Uno di questi naturalmente era dedicato anche a Marte. Von Braun, infatti, aveva scritto nel 1952 il libro
Due anni dopo descrive su Collier's una missione marziana ridotta a due astronavi con un equipaggio di docici uomini.
Gli straordinari disegni di Chesley Bonestell contribuirono allo strepitoso successo.
A rincarare la dose giunse di lì a breve anche Walt Disney che, dopo aver letto gli articoli apparsi su Collier's, non si lasciò sfuggire l'occasione di produrre una serie televisiva divisa in tre parti:
Il 9 marzo 1955 Disney, con un modellino di razzo in mano, presentò di persona il primo di questi episodi, sui quali, naturalmente,erano stati interpellati per la realizzazione Willy Ley e von Braun, mentre Bonestell non partecipò con i suoi disegni perché era impegnato alla realizzazione del film di George Pal
Era il tempo anche nel cinema, infatti, delle conquiste spaziali; era il tempo di
Era il tempo di
I tre documentari di Disney, andati in onda tra il 1955 e il 1957, furono realizzati con attori veri e modellini ed entusiasmarono anche la Casa Bianca tanto che Eisenhower ne volle una copia per vederli in privato
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L'episodio legato a Marte andò in onda il 4 dicembre 1957 subito dopo lo smacco dello Sputnik 1.
Il mondo era da tempo pronto ad assistere alla conquista dello spazio.