Dossier

Gioco d'azzardo: patologia, prevenzione e cura

Principi di cura e riabilitazione

Nell’approcciare la cura e la riabilitazione dei pazienti giocatori d'azzardo patologici, è necessario tenere in considerazione che gli interventi, per essere efficaci, dovrebbero agire su due livelli in maniera integrata: il primo riguarda le funzioni cognitive e quindi la mente, al fine di poter meglio controllare i disordini comportamentali; il secondo livello riguarda le neurostrutture e la compresenza di patologie psichiatriche che possono trarre a volte un beneficio da contemporanei e integrati interventi farmacologici di supporto agli interventi psicologici e socio-ambientali.

Nelle tecniche di terapia cognitiva-comportamentale più in uso, gli interventi principali sono fondamentalmente tre.

comunicazione medico pazienteIl primo è quello dell’analisi funzionale, eseguita insieme al paziente, dei fattori e delle conseguenze positive e negative del gioco e delle possibili soluzioni. Normalmente, si prendono in considerazione i singoli episodi di gioco d’azzardo patologico analizzandoli con una ricostruzione mnesica, tentando di identificare con il soggetto quali possono essere stati per lui i fattori scatenanti.

Segue la fase di brainstorming, in cui si intende far acquisire la consapevolezza al paziente della prevedibilità e della possibilità di poter gestire anticipatamente gli impulsi al gioco. Per rinforzare e consolidare i risultati, sono poi importanti i training di assertività e rilassamento.

Fino a poco tempo fa, questa patologia non rientrava tra quelle per cui è previsto l'obbligo di erogazione di un set di prestazioni minime e gratuite da parte dei sistemi regionali. Attualmente, è stato previsto dalla nuova legislazione, su proposta del Ministero della salute e del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’inserimento di specifici LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) per il gioco d’azzardo patologico.

Le strutture a cui affidare compiti specifici relativi a questo problema sono senz'altro i Dipartimenti delle Dipendenze, che dovrebbero attivare accessi specifici per la diagnosi, la cura e la riabilitazione specialistica.

Per quanto riguarda l'organizzazione dei servizi è importante anche il coinvolgimento attivo dei medici di medicina generale, soprattutto nella fase di individuazione precoce delle persone con disturbi da gioco d'azzardo problematico o patologico.

Nell'ambito del progetto nazionale GAP (Gioco d'Azzardo Patologico) presentiamo due proposte sviluppate: il modello standard per la raccolta di dati e la nuova piattaforma software mFp.

 

 

 

 

 

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