Dossier

OGM - Organismi Geneticamente Modificati

OGM in Italia

In Italia l'agricoltura è caratterizzata dalla coltivazione di numerose piante con peculiarità alimentari che le distinguono da quelle del resto del mondo.

Alcuni di queste, tra le più pregiate sono a rischio estinzione, perché gravemente danneggiate dalle infezioni microbiche e dalle intemperie, oltre a non essere in genere piante che si prestano alla produzione su larga scala.

Tra queste abbiamo:

- il pomodoro San Marzano

- il riso Carnaroli

- il melo della Valle d'Aosta

- la vite dell'Oltrepo pavese

Gli unici interventi possibili sono:

- ampio e disseminato utilizzo di pesticidi e diserbanti

- interventi di protezione dalle condizioni avverse dell'ambiente

- modificazione genetica che corregga il difetto

Indubbiamente il capitale investito in Italia in questo settore è estremamente basso rispetto a quello statunitense, ma l'interesse crescente sulle possibilità insite in questa nuova tecnologia ha coinvolto molte organizzazioni del settore privato.

Infatti tra il 1990 e il 1998 sono state concesse delle autorizzazioni a esperimenti in campo di OGM, di cui ben il 73,1% è stato concesso a privati. L'atteggiamento politico degli anni seguenti ha però azzerato la concessione di autorizzazioni, facendo balzare l'Italia dal secondo posto dopo la Francia in questo campo, alla coda della classifica per autorizzazioni.

Dal punto di vista legislativo, comunque, la situazione è paradossale.

In alcune regioni (Veneto, Toscana, Lazio, Puglia e alcuni comuni romani) è stata vietata la coltivazione di OGM, ma questa è già impossibile in quanto nessun semento geneticamente modificato è stato finora registrato. Nel momento in cui questo avverrà, si verificherà un'assurda disparità fra i coltivatori di regioni diverse.

Infine nonostante sia vietata la produzione, non esiste una legge che ne vieti l'importazione, infatti mais e soia transgenica di derivazione oltreoceano pullulano allegramente sulle nostre tavole, anche perché non essendoci nessun rischio finora accertato né prevedibile in seguito al loro utilizzo, non sarebbe giustificabile nei confronti degli Stati Uniti l'embargo totale.

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