Nuove opportunità e nuovi rischi
È prevedibile che molto rapidamente il modo di prescrivere i farmaci cambierà irreversibilmente, in quanto un composto che oggi si prescrive a 100 pazienti, funziona in 50, non funziona in 40 e produce effetti avversi in 10, verrà prescritto solo ed esclusivamente ai 50 soggetti nei quali è altamente probabile che esso funzioni.
Le conseguenze di questa nuova modalità di prescrizione sono evidenti:
- una migliore qualità dell’intervento terapeutico, con una più corretta scelta della dose;
- un uso più sicuro dei farmaci da parte del medico, che potrà richiedere uno studio di alcuni geni del paziente in relazione a determinati trattamenti terapeutici, così come oggi richiede i comuni esami del sangue;
- una più razionale e motivata ricerca per sviluppare strategie terapeutiche alternative per curare coloro i quali non possono assumere uno specifico trattamento;
- un risparmio di denaro dovuto all’eliminazione sia di terapie inefficaci che di ricoveri prolungati, senza considerare i ricoveri dovuti agli effetti avversi dei farmaci.
Non mancano, comunque, perplessità su questo tipo di studi e sulla loro fattibilità, dovute soprattutto al fatto che i fattori genetici che influenzano l’azione dei farmaci sono complessi e spesso non identificabili (o comunque non tutti) a priori.
Inoltre, occorre prendere in considerazione anche le ricadute di carattere etico di questo tipo di ricerche. Ad esempio questo tipo di analisi potrebbero sollevare problemi sulla questione della privacy.
In un prossimo futuro, tuttavia, per ogni prescrizione medica, potrebbe essere richiesto un test del DNA che indichi se il soggetto è sensibile o meno a un certo farmaco, e gli stessi dati riservati, se non vengono protetti in modo adeguato, rischiano di essere utilizzati da terzi.
Esiste, infine, il pericolo che le industrie farmaceutiche, per opportunità economica, concentrino gli sforzi soltanto su quelle persone che rispondono in modo ottimale a un particolare farmaco, una situazione che potrebbe creare discriminazioni.
La farmacogenetica, nonostante tutto, cambierà radicalmente il modo con cui i farmaci non solo verranno somministrati, ma addirittura progettati. Si tratta di una rivoluzione con implicazioni scientifiche, cliniche, etiche, sociali ed economiche di enorme portata e che, alla fine, ridefiniranno il senso stesso dell’atto medico.