Dossier

Le biotecnologie nei trapianti

MHC

Complesso Maggiore di Istocompatibilità Il sistema MHC o complesso maggiore di istocompatibilità è un locus genico altamente polimorfico che codifica per proteine di superficie che presentano i peptidi antigenici ai linfociti T che possono così attivarsi se il legame è supportato da efficaci sistemi costimolatori.

L'MHC è la molecola maggiormente responsabile dell'allorigetto inquanto determina la differenza tra il self ed il non-self.

Proprio per questo quando si cerca un potenziale donatore si controllano le molecole dell'MHC in modo da dare al trapianto le migliori possibilità di non venir rigettato.

Gli studi di Billingham hanno sottolineato l'importanza della trasfusione pretrapianto di sangue del donatore al ricevente. Tuttavia quasta pratica è rischiosa inquanto favorisce lo sviluppo delle infezioni e può causare reazioni post-trasfusionali.

Madsen fu il primo nel 1988 a trasferire un singolo MHC di classe I di un donatore in un topo ricevente. Questo ricevente è risultato incapace a rispondere immunologicamente ad un trapianto di cuore.

Yasumoto successivamente indusse tolleranza iniettando geni MHC di classe II del donatore nel midollo di un paziente che poi subiva un trapianto di rene.

Nel 1998, Sykes ha dimostrato come esprimendo una combinazione di geni MHC di classe I e II provenienti dal donatore in cellule midollari del paziente riduca drasticamente il rischio di rigetto dopo un trapianto allogenico di cuore.

Inoltre l'MHC ha la capacità di modificare la risposta immune a seconda che sia espresso sulla membrana cellulare o in forma solubile.

Osservazioni hanno dimostrato come MHC solubili siano presenti ad alte concentrazioni dopo un trapianto, queste molecole infatti hanno un effetto immunosoppressivo che potrebbe venir sfruttato per aumentare la sopravvivenza del trapianto stesso.

A questo proposito Geisser in un modello murino dimostrò che epatociti del ricevente esprimenti l'MHC del donatore di membrana attivano i lifociti T citotossici, mentre quelli esprimenti la forma solubile dell'MHC riducono i linfociti T attivi.

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