Macchina che respira - 1990
Quest’opera rappresenta alla perfezione l’utopia artistica dell’autore: donare la vita alle macchine. Naturalmente si tratta di un’operazione artistica, metaforica, e come tale è stata interpretata alla perfezione dall’artista.
Molto essenziale e “minimale” nella sua meccanica, è composta da due parti fondamantali: un corpo produttore e due tubi ricevitori ed emettitori. In pratica, una biella mette in movimento ciclico un cilindro comprimente/aspirante. Quest’azione provoca la fuoriuscita di aria che viene incanalata in due tubi che terminano in due auditori. Portando alle orecchie, un pò come gli Ermeneuti, gli auditori si potrà ascoltare il respiro ciclico, fatto di inspirazione ed espirazione, della macchina, come se si auscultasse con lo stetoscopio. La macchina respira veramente e tale semplice operazione è in grado di donare ancora una volta grande poeticità a dei normali movimenti meccanici.