Dossier

Piemonte nanotech, imprese e centri di ricerca fanno squadra: il progetto Nanomat.

Le nanotecnologie piemontesi al "Nanoforum" di Milano 2007

nanostistema2 «Nanoforum» è l’appuntamento nazionale dedicato alle micro e nanotecnologie: fornisce una vetrina alle più interessanti iniziative italiane ed è un’importante occasione di incontro tra laboratori di ricerca e imprese. La terza edizione si è svolta il 18 e 19 settembre nella sede di Bovisa del Politecnico di Milano. Le nanotecnologie piemontesi erano rappresentate, sotto l’ombrello «Nanomat», da cinque centri di ricerca pubblici (il Centro di eccellenza superfici e interfasi strutturate – Nis, il Centro NanoSiSTeMI dell’Università del Piemonte orientale, il Dipartimento di scienza dei materiali e ingegneria chimica del Politecnico di Torino – Dismic, l’Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici del Cnr – Istec, e l’Istituto nazionale di ricerca metrologica – Inrim), dal Centro ricerche Fiat e da quattro imprese (Nimbus, Adamantio, Cyanine Technologies e Wolframcarb) selezionate tra quelle che sviluppano un progetto dimostratore in collaborazione con i centri partner di Nanomat.

Il progetto di Adamantio è incentrato su una tecnologia, studiata in collaborazione con l’Ateneo torinese, che permette di fare uno screening dei documenti in pergamena per valutare il loro stato di conservazione. I destinatari potenziali sono le Sovrintendenze ai Beni culturali, i musei, i restauratori, gli antiquari, i collezionisti.

Il progetto Nimbus, e la relativa collaborazione con il Nis, propone «d-fly», l’incrocio tra un aereo, un deltaplano e un dirigibile. Le nanotecnologie sono impiegate per l’impermeabilizzazione dei tessuti all’elio. Il mezzo peserà 200 kg, ne potrà portare più di 30; avrà apertura alare di 12 metri, 12 ore di autonomia di volo, decollerà in 20 metri e viaggerà a 50 nodi; volerà senza pilota con un motore diesel, ma più avanti potrebbe funzionare anche con pannelli solari. I mercati di riferimento sono quello militare e quello civile (es. monitoraggio delle pipeline e delle linee elettriche, gestione delle mandrie, operazioni di soccorso e salvataggio, monitoraggio oceanografico e atmosferico, mass media, comunicazioni...).

I ricercatori di Cyanine Technologies hanno messo a punto, invece, nanoparticelle fluorescenti che, modificate in superficie con particolari proteine, si indirizzano verso cellule in condizioni patologiche, permettendone la visualizzazione. La tecnica sviluppata consente di anticipare il limite temporale della diagnosi, sia nelle applicazioni in vitro che in quelle in vivo. Alla Wolframcarb, infine, le nanotecnologie vengono applicate per la realizzazione di particolari in metallo duro, sempre più precisi e resistenti all’usura.

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