Le cosmicomiche di Italo Calvino
A Giambattista Vicari, Torino, 13.5.1964
Con queste poche righe, asciutte e critiche, Italo Calvino annuncia a Giambattista Vicari, direttore della rivista
I primi anni '60 sono un periodo assai fecondo per la riflessione letteraria. In Italia le avanguardie del Gruppo '63, ma anche artisti molto meno disposti a lasciarsi inquadrare, come Pier Paolo Pasolini, cercano nuove risposte a domande vecchie e nuove: il ruolo del letterato e della letteratura in un mondo che appare meccanizzato e artificiale; il ruolo del linguaggio e della comunicazione; il rapporto fra uomo e società.
Questioni che non possono più essere eluse, se è vero che la grande espansione delle città costruisce intorno all'uomo un groviglio di strade, di palazzi, di suoni, di luci senza precedenti: cambia lo spazio stesso in cui l'uomo vive, cambiano i ritmi che ne regolano la vita. Il mondo si trasforma in un labirinto, immagine che in questi anni emerge con forza e che rappresenta in modo vivido la condizione esistenziale dell'uomo, così complicata da apparire inestricabile
Lo smarrimento dei nuovi cittadini è dipinto da Calvino in
Ma Calvino fa un passo avanti. Per recuperare il rapporto con un ambiente di vita apparentemente del tutto impoetico e degradato come la periferia urbana, occorre fare i conti con la nuova situazione, senza rifiutarla. Occorre cioè includere nel proprio panorama poetico quel mondo che sembra negare ogni ritaglio di spazio e di tempo alla poesia stessa. Occorre perciò saperlo osservare, saperlo descrivere: se il mondo non ci piace, se lo si vuole modificare, allora non possiamo più permetterci di essere ingenui e puramente contemplativi.
Calvino indica nell'osservazione e nella descrizione il metodo per avvicinarsi a quel che ci serve:
La sfida lanciata da Calvino identifica dunque alcuni elementi che caratterizzano il metodo scientifico moderno: l’osservazione e la descrizione. E la ricerca linguistica stessa di Calvino, così pure come l’inclusione della esattezza fra i tratti da trasmettere alla letteratura del nuovo millennio (
Insomma: i tratti che delineano il metodo di analisi del mondo necessario per interpretarlo e per cambiarlo appaiono, secondo Calvino, imparentati da vicino con il metodo scientifico.
Calvino non si ferma qui. Ne