Laboratorio alimenti
I prodotti alimentari sono migliorati molto negli ultimi anni dal punto di vista di conservazione, aspetto e qualità grazie a sostanze chimiche appositamente sviluppate allo scopo. Un uso improprio di tali sostanze, o, peggio, di additivi non autorizzati, può diventare fonte di di rischio per la salute di chi le ingerisce.
Il laboratorio dell'ARPA è in grado di applicare oltre cento metodiche analitiche diverse per la ricerca di contaminanti sugli alimenti, grazie a strumenti rivelazione cromatografica (HPLC) e fluorimetrica.
I contaminanti possono essere di origine industriale o ambientale:
Oppure di origine naturale:
Le tossine vengono estratte dalla matrice con l'utilizzo di un solvente, quindi vengono trattate in provette che contengono l'anticorpo specifico che si lega al corrispondente antigene della tossina, e infine estratte con metanolo.
Sempre in natura di trova
Un'altra grande categoria di contaminanti è rappresentata dagli additivi:
Negli ultimi anni è stato istituito il "sistema rapido di allerta" comunitario, una rete cui partecipano la Commissione Europea e gli Stati membri dell'Unione. Gli ultimi allarmi che hanno fatto scattare controlli su larga scala sono stati per il colorante "Orange 2" (permesso in Cina ma non in Italia), per la presenza di melammina nel latte e per la presenza di piombo, e altri metalli pesanti, nei cosmetici. Proprio i cosmetici rappresentano un campo di analisi relativamente recente, nato a seguito dell'immissione sui mercati dei prodotti cinesi.
In alcuni casi la rilevazione di nuove sostanze coincide con la mancanza di una normativa di riferimento, rendendo difficile il blocco della distribuzione degli alimenti o cosmetici in questione, salvo grave rischio accertato per la salute.
Sempre compito dell'ARPA è ancora quello di verificare la conformità dell'etichettatura (additivi, componenti nutrizionali) in particolare su determinate tipologie di prodotti che devono rispondere a specifiche esigenze nutrizionali (alimenti per bambini, dietetici).