LA STRADA SELCIATA DEI GIGANTI (Irlanda)
Una leggenda narra che il malvagio gigante irlandese Finn MacCool costruì un sentiero in mare per raggiungere il nemico scozzese Finn Gall, che abitava sull'isola di Staffa.
Finn MacCool infisse in mare migliaia di pali di pietra, uno ad uno, fino a formare una strada lastricata che lo conducesse del nemico. Poi, in attesa del duello, ritornò a casa, per riposarsi. Nel frattempo Finn Gall, giunto in Irlanda, si imbatté in Finn MacCool, addormentato, ma non lo riconobbe. Lo scambiò, invece, per il figlio di MacCool. Terrorizzato dalle possibili dimensioni del padre, viste quelle del presunto figlio, Finn Gall tornò precipitosamente in Scozia, distruggendo la lunga distesa di pali di pietra.
Attualmente sulla costa di Antrim, in Irlanda, sono presenti decine di migliaia di queste colonne di pietra, a formare un allineamento di 275 metri sulla costa e 150 metri in mare. La loro altezza generalmente non supera i 6 metri, sebbene in alcune località siano presenti colonne alte fino a 12 metri (come quelle che costituiscono il leggendario "Organo del gigante", così chiamato per la sua straordinaria somiglianza con le colonne di un organo).
Ogni colonna è un parallelepipedo regolare, a base generalmente esagonale ma talora quadrangolare, pentagonale o decaedrica, con una larghezza variabile tra 38 e 50 cm.
La loro regolarità fa effettivamente fantasticare che possano essere opera dell'uomo.
Vista dall'altro, infatti, questa distesa di colonne di pietra può essere facilmente scambiata per una strada lastricata, la cosiddetta "Giant's Causeway", la strada dei giganti.
In realtà i geologi sanno bene che tale struttura è naturale, di origine vulcanica. Circa 50 milioni di anni fa buona parte dell'Irlanda del Nord e della Scozia occidentale furono soggette ad una prolungata attività vulcanica della crosta terrestre.
La lava, fuoriuscita da lunghe spaccature nella crosta, ricoprì larga parte di questi territori, con spessori di centinaia di metri.
Questa lava, raffreddandosi lentamente ed in modo uniforme, attraverso un processo di contrazione, diede luogo negli strati più superficiali a poligoni di basalto regolari (fessurazione colonnare), così come il fango quando secca al sole. Le fessure superficiali, poi, si approfondirono gradualmente, dividendo l'intero spessore di roccia basaltica in colonne di pietra.
Quando le rocce incassanti che circondavano tali formazioni basaltiche furono erose dall'attività del mare, le colonne di giganti vennero a giorno.
La fessurazione colonnare è una struttura presente nelle rocce ignee. Tale struttura si forma in seguito alla contrazione che le lave subiscono quando si raffreddano e cristallizzano. Il raffreddamento di tali corpi ignei, a geometria tabulare, deve essere uniforme e agire in tutte le direzioni. Si formano così dei giunti che disegnano una maglia poligonale e danno luogo a colonne che possono estendersi in altezza anche per parecchi metri. Le superfici di giunto, infatti, si dispongono perpendicolarmente alla direzione maggiore della colonna. Le colonne a sezione esagonale sono le più diffuse. Tuttavia è possibile osservare anche colonne a cinque o sette lati.