Dossier

Le biotecnologie per l'ambiente

La sperimentazione in campo

Le evidenze sperimentali e le informazioni di carattere idrogeologico raccolte, hanno suggerito di procedere alla bonifica del sito saturando completamente frazioni di suolo da decontaminare e veicolando l'ossigeno per diretta immissione di aria (tecnica detta di biosparging).

Nel corso dei 15 mesi di sperimentazione in campo, sono stati realizzati e gestiti continuativamente tre separati "moduli" di biosparging di diverse dimensioni e localizzati in aree (per complessivi 1000 m2 circa) con differenti caratteristiche di permeabilità e di concentrazione di contaminanti.

Ciascun modulo (o impianto) era costituito da una serie di lance (dette in linguaggio tecnico puntazze) infisse nel suolo ad una profondità di 5.5 m circa, per consentire l'immissione di aria e il passaggio dei nutrienti.

Piezometri L'area trattata era dotata di una serie di piezometri per il controllo in linea del pH, dell'ossigeno disciolto, del potenziale di ossidoriduzione e della temperatura.

Ad intervalli programmati, si determinavano inoltre le concentrazioni di ammonio, di nitriti, di nitrati e di fosfati.

Periodicamente, si provvedeva poi a prelevare campioni di suolo (tramite carotaggio) a diversi livelli di profondità tra 0 e 6 metri per verificare la degradazione dei contaminanti e la conta dei microrganismi eterotrofi totali ed idrocarburo-ossidanti.

Le sperimentazioni in campo realizzate congiuntamente da Eniricerche e da Enichem con il controllo operativo del Presidio Multizonale di Igiene e Profilassi di Mantova, hanno consentito di accertare la possibilità di degradare i contaminanti del suolo raggiungendo gli obbiettivi di bonifica previsti in tempi variabili in funzione della concentrazione iniziale dei contaminanti, ma comunque inferiori a un anno.

Inoltre, hanno consentito di accertare la distanza ottimale tra le lance di immissione d'aria che operano con un flusso idoneo ad assicurare l'ossigeno necessario alla biodegradazione dei contaminanti.

Le ricerche hanno poi definito l'ottimale qualità e quantità di nutrienti da veicolare nel suolo.

Suggerimenti