La quarta dimensione
Più che un libro, quello di Rucker è un'abboffata di concetti, idee, suggestioni che si muovono in un universo un po' fisico, molto matematico, ma anche vagamente filosofico e, si potrebbe quasi dire, teologico. Chi legge alterna stati di profonda comprensione scientifica ad altri di suggestione fantastica.
L'alternanza è dovuta in gran parte a quello che Rudy Rucker racconta, ma molto anche a come lo racconta. Per ragionare su
Un libro, questo libro, comincia dalla dedica. E la dedica di
Il Quadrato, come abitante di Flatlandia, vive l'avventura della scoperta di un universo di ordine superiore - quello, per noi ordinario, a tre dimensioni. In
Così, sin dalle primissime pagine il lettore si trova coinvolto in un dialogo a due voci tra Rucker e il suo amico Quadrato. Una pioggia di inserti, brani tratti da altri libri, esercizi, problemi, situazioni quadridimensionali, figure tecniche o evocative, crea un ambiente altamente quadridimensionale anche nella lettura. Lettura che viene continuamente deviata da distrazioni che vengono da fuori del testo ma che presto ne diventano la carne, il sangue e che si mischiano inestricabilmente al testo vero e proprio. Spesso non si sa da dove cominciare a leggere una pagina, e così si va dove ti porta l'occhio.
Con uno sguardo meramente tecnico verrebbe da dire che