Dossier

Il bello della scoperta

La misura di tutte le cose

Un uomo che, senza muoversi da casa, avendo a disposizione semplici strumenti e utilizzando il suo ingegno, più di 2200 anni fa calcola la dimensione della Terra con uno scarto dell’1% rispetto al valore reale: ecco la potenza e l’eleganza dell’esperienza di Eratostene. Altro che Terra piatta: i greci del terzo secolo avanti Cristo erano convinti della sfericità del nostro pianeta ed erano arrivati a misurare la lunghezza della sua circonferenza.

Ed Eratostene aveva calcolato anche la distanza del Sole e della Luna, utilizzando dati ricavati durante le eclissi lunari.

Il metodo utilizzato da Eratostene per arrivare alla lunghezza del meridiano terrestre consisteva nel calcolare a quale parte della circonferenza terrestre corrispondesse la distanza fra Siene e Alessandria e ricavarne, in proporzione, l’intero meridiano. Lo stesso metodo “proporzionale” fu utilizzato duemila anni dopo per stabilire la lunghezza del metro.

Alla fine del XVIII secolo fu deciso in Francia che l’unità di misura della lunghezza sarebbe stata equivalente alla milionesima parte del quarto di meridiano passante per Parigi. Per ottenere la massima precisione possibile, fu organizzata una spedizione scientifica a capo degli astronomi Delambre e Méchain, con il compito di estrapolare dalla misura della distanza delle città di Barcellona e Dunkerque la lunghezza del meridiano prescelto. Le peripezie della spedizione, durata ben sette anni, si conclusero con una conferenza internazionale di scienziati che sancì l’entrata in vigore del sistema metrico decimale.

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