Dossier

La dislessia: come imparare a conoscerla

La disortografia evolutiva

È la difficoltà di tradurre correttamente i suoni in simboli grafici in soggetti indenni dal punto di vista cognitivo, sensoriale, neurologico, socio-culturale e relazionale e che hanno usufruito di normali opportunità educative e scolastiche. Ci si riferisce a problemi specificatamente ortografici e/o fonologici escludendo i problemi grafo-motori che rientrano nella Disgrafia.

Gli errori tipici che compiono i soggetti con disortografia evolutiva sono i seguenti:

· Errori fonologici(omissioni,sostituzioni,aggiunte,inversioni)

· Errori non fonologici (scambio di grafema omofono)

· Errori semantico-lessicali (separazioni e fusioni illegali, omissione o aggiunta di h).

Dislessia2

Così come nel caso del bambino con dislessia evolutiva che è in grado di comprendere i testi per la sua età, il bambino disortografico è in grado di produrre testi coerenti e maturi, con un buon rispetto della sintassi poiché i suoi errori sono legati alla scarsa automatizzazione dei cosiddetti “processi bassi” cioè tutti i processi che iniziano volontari per poi, in seguito, diventare involontari. Il soggetto disortografico dovrà sempre avere una costante energia attentiva per non commettere errori e quindi dovrà sempre fare attenzione sia al contenuto del testo scritto sia agli errori che commetterà. Ciò comporta una grande affaticabilità del soggetto ed un aumento degli errori nei testi lunghi.

Rispetto alla classificazione ,alla tipologia ed al numero degli errori prodotti dal bambino è possibile effettuare una diagnosi ed anche formulare il progetto abilitativo/riabilitativo.

Un esempio tratto da una cartella clinica di un bimbo di terza elementare piuttosto eloquente rispetto a numero e tipologia di errori (fonologici, semantico-lessicali e non-fonologici) è il seguente:

Testo scritto dal bambino

“I bibi riposano nel silenzio ovatato tela sera. Taciono le loro voci chiasose e giogonde nela stansa a soccuadro, Glirrequieta compania a lasciato ala rifusa cuaderni, taquini e ogeti di scuola.O che guaio dice la mamma,melano fata unaltra volta,ora toca a me riortinare...............”

Testo corretto

“I bimbi riposano nel silenzio ovattato della sera. Tacciono le loro voci chiassose e gioconde nella stanza a soqquadro, L’irrequieta compagnia ha lasciato alla rinfusa quaderni, taccuini e oggetti di scuola. Oh che guaio dice la mamma, me l’hanno fatta un’altra volta, ora tocca a me riordinare...............”

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