Dossier

Una razza tutta Piemontese

L’allevamento e l’alimentazione

La piemontese è una razza che si adatta bene sia all'allevamento in stalla che a quello brado.

I bovini di razza piemontese allevati in Piemonte sono distribuiti in molte piccole aziende agricole, a conduzione familiare, con prevalenza di allevamento in stalla.

Nella gran parte degli allevamenti i vitelli - detti bucìn in dialetto - vengono lasciati sotto la madre, che li allatta fino all'epoca dello svezzamento, tra i 4 ed i 6 mesi di vita.

In seguito molti seguono la strada dell'ingrasso, che dura fino a 16-18 mesi, cioè a sviluppo completo, quando sono inviati alla macellazione. Gli animali che per genealogia e conformazione danno le maggiori garanzie di trasmettere i caratteri più interessanti sono destinati alla carriera di riproduttori (e perciò donatori di seme), secondo le scelte aziendali, o entrano a far parte dei programmi dell'Associazione.

Le femmine con le caratteristiche di razza più spiccate diventano riproduttrici. La loro carriera dura mediamente 7 anni, periodo durante il quale partoriscono 4 o 5 volte. Il latte prodotto dopo il parto serve per l'allattamento del vitello ed in parte può essere destinato alla produzione di formaggi tipici.

L'alimentazione delle bovine allevate in stalla è in genere molto semplice e utilizza le produzioni aziendali. Il foraggio viene somministrato allo stato fresco (erba di prato o erba medica, nelle zone non irrigue), essiccato (fieno e paglia) o insilato (mais trinciato integrale e fieno).

Per completare la razione alimentare gli allevatori ricorrono a mangimi che molto spesso sono prodotti direttamente in azienda. Si tratta di cereali, come il mais e l'orzo, o sottoprodotti del grano tenero, come la crusca; tra le leguminose si usano la soia e il favino. Sali minerali e vitamine sono aggiunti per integrare nel modo più opportuno la dieta.

Nel caso degli animali giovani destinati all'ingrasso il mangime è somministrato a volontà per fornire un supplemento di proteine necessarie alla crescita. Nella razione non è perciò previsto il ricorso alle farine animali.

L'alimentazione dei bovini tenuti allo stato brado è basata sul consumo delle erbe che formano il prato, graminacee e leguminose, integrato con sale quando i bovini rientrano in stalla.

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