Dossier

Comunicare cento anni fa

Il telegrafo

Il telegrafo elettrico è il più collaudato dei mezzi di telecomunicazione a disposizione dei nostri avi di cento anni fa. Il modello che ha ormai preso il sopravvento è quello di Morse, che con il suo codice di sole linee e punti è veloce e robusto. Dalla sua diffusione sono avvantaggiati innanzitutto i governi, che possono scambiare rapidamente informazioni con tutte le regioni dello Stato e, con la posa di cavi sottomarini, anche le proprie colonie.

Nel 1896 in Inghilterra viene riportato, a questo proposito (1):

Esso [il telegrafo] ha grandemente rafforzato i contatti tra le colonie più distanti dell’Impero e la madrepatria; anche se non è affatto certo che le assidue ingerenze dei ministeri britannici nell’amministrazione delle colonie siano di qualche utilità. (…) Il telegramma, d’altro canto, ha conferito al governo centrale un potere ben maggiore nel reprimere le insurrezioni, tutelare la proprietà e punire il crimine. Esso ha, se non altro, introdotto un elemento di novità nella crisi irlandese, rendendo possibile in pochi minuti la comunicazione tra Dublino e Londra.

In Europa i governi si fanno carico dello sviluppo delle reti telegrafiche, ma alla fine del XIX secolo una grossa parte delle comunicazioni sono di carattere privato. Vengono utilizzate dagli operatori di Borsa, per scambiarsi informazioni sull’andamento dei prezzi e dei titoli, dai giornali per trasmettere rapidamente le notizie ai redattori, dalle linee ferroviarie per migliorare la comunicazione fra le varie stazioni. Lo sviluppo del telegrafo accompagna il boom del trasporto ferroviario.

Il traffico telegrafico relativo alla comunicazione familiare rimane invece una parte minoritaria del totale dei messaggi inviati. Il telegrafo viene utilizzato cento anni fa soprattutto nell’ambito lavorativo e commerciale. Questa realtà è rafforzata anche dall’idea che le tecnologie elettriche non siano alla portata di tutti, ma che il loro uso debba essere riservato agli “esperti”, escludendo con ciò i gruppi sociali più umili come i contadini, gli stranieri e le donne. In particolare per le donne “oneste” l’ignoranza tecnica é considerata una virtù che gli uomini hanno il compito di preservare.

Ecco il testo di un telegramma, riportato in una rivista specializzata in tecnologie elettriche, che una novella sposa, allontanatasi da Filadelfia per far visita alla madre, compose e spedì al marito, al costo di dieci dollari a carico del destinatario (2):

Frog Center, Pennsylvania, ore 14.00 – A George Washington Blank, 43 Blank Street, Philadelphia – Mio caro George: sono appena arrivata sana e salva, senza alcun incidente; il viaggio è andato alla perfezione. Il treno ha fischiato e ridotto lievemente la velocità al passaggio a livello di Jinks, ma non penso fosse nulla di serio. Avevo il cuore in gola al pensiero di come ti saresti sentito se mai fosse accaduto qualcosa, ma non c’era proprio nulla di strano, almeno per quanto ho potuto vedere. Ho cominciato a pensare a te e avrei dimenticato di scendere alla stazione se il cugino Will, proprio lui, quello di cui eri tanto geloso, lo sai, non fosse stato sul treno. Anche lui è venuto a far visita alla mamma, ed è più attraente che mai. Dice di odiarti ma naturalmente scherza, lo sai. A proposito, quasi dimenticavo: anche il baule è arrivato, non ci sono stati contrattempi. Ho dato il mio scontrino al cugino Will e lui ha preso accordi perché sia trasportato (il baule) fino a casa. Bisognerà fargli fare il giro intorno al mulino perché, come sai, l’altra strada è interrotta. Ma ci vorranno soltanto pochi minuti in più rispetto all’altra strada (quella che è interrotta). Beh, ora devo concludere perché, come tu sai, i telegrammi devono essere brevi.

La tua affezionata moglie,

Annie Bifkins Blank

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