Il packaging attivo
Il packaging attivo consiste nell’ evoluzione del confezionamento in pellicola plastica sotto vuoto o in atmosfera protettiva. Esso infatti prevede l’inserimento all’interno delle confezioni di piccoli “accessori” contenenti assorbitori (di gas o umidità) o emanatori (di gas, come ossigeno, anidride carbonica o etanolo) che interagiscono attivamente e continuamente con l’atmosfera interna della confezione o con il prodotto stesso, prolungandone la conservabilità. In entrambi i casi l’obiettivo è il miglioramento della conservabilità, perché vengono tolte sostanze che la ridurrebbero o aggiunte altre che la prolungano.
Anche se relativamente recente, il sistema finora non è stato accolto da parte dei consumatori, europei soprattutto, con grande favore, perché è scarsa la propensione all’acquisto di prodotti con accessori dal significato poco chiaro. Di conseguenza, la ricerca nel settore della scienza dei materiali si è attivata per mettere a punto nuovi composti che, nella loro microstruttura, inglobino quelle stesse sostanze in grado di assorbire o rilasciare i gas indesiderati. Il sistema attivo è in grado di prolungare la vita di scaffale dei prodotti, soprattutto per quelli che devono conservare spiccate caratteristiche organolettiche, sensoriali e nutrizionali, e per questo sono soggetti a tecniche di conservazione “leggere” , come nel caso della carne cruda. Per utilizzare con successo questo sistema è comunque indispensabile che il produttore adotti standard di qualità igienica molto elevati e che il prodotto confezionato sia mantenuto a basse temperature per ostacolare al massimo lo sviluppo microbico. Il sistema, che risulta efficace nel contenere lo sviluppo microbico, non garantisce infatti in modo assoluto che non possa esserci crescita di batteri, come
Nel packaging attivo è dunque la struttura della pellicola plastica che avvolge l’alimento ad agire attivamente sulla conservazione. Ci sono materiali in grado di assorbire il vapore acqueo che si forma sottoforma di goccioline all’interno delle confezioni, altri che emettono anidride carbonica o sostanze gassose che hanno utili effetti nel contenimento dello sviluppo microbico, composti che assorbono l’etilene che frutta e verdura emettono con i processi di respirazione cellulare durante la conservazione. Tra i composti più recenti, gli eliminatori di gas indesideati, come l’ossigeno che attiva i processi di ossidazione e di conseguente annerimento dei prodotti, e le miscele di sostanze che hanno duplice funzione, ad esempio nell’assorbimento contemporaneo di ossigeno e anidride carbonica.
Per approfondimenti
http://www.uniprom.it/_cd2/ac.htm
Tecnologia scavengers http://www.foodscience.csiro.au/fsn/2/fsn2c.htm
Sicurezza ed efficacia sistemi attivi e intelligenti