Dossier

L'Avio compie 100 anni

Il motore verde per gli aerei

Avio ha messo a punto tecnologie su combustore e turbina per motori aeronautici che nei prossimi due anni concorreranno a ridurre del 10% i consumi di carburante e ad abbattere di un ulteriore 30% le emissioni di ossidi di azoto e di altri inquinanti non reversibili sui nuovi propulsori rispetto a quelli oggi in servizio. L’obiettivo è di dotare gli aerei di motori che non solo abbattano le emissioni nocive in tutte le condizioni di volo, ma soprattutto abbattano le emissioni sonore percepite a terra, in fase di decollo e avvicinamento, a beneficio degli abitanti che vivono nei pressi di un aeroporto.

Secondo gli obiettivi di impatto ambientale indicati da Acare (Advisory Council for Aeronautics Researche in Europe), il futuro motore “verde” degli aerei dovrà avere, fra 10 anni, consumi ridotti del 20% rispetto a oggi; dovrà portare l’abbattimento delle emissioni di ossido di azoto dal -30% attuale (rispetto ai motori costruiti fino ai primi anni 90), al -60% nel 2008, al -80% nel 2015. Quanto alle emissioni acustiche, il livello di abbattimento del rumore percepito dovrà scendere complessivamente a –32 decibel nel 2008 e a –45 db nel 2015.

La ricerca di Avio, concentrandosi su combustori e turbine, svolgerà un ruolo importante sui componenti chiave per raggiungere tali obbiettivi.

Sui combustori - componenti essenziali per diminuire gli incombusti e i residui dannosi migliorando le efficienze dei motori – la ricerca è stata centrata sullo sviluppo del dimostratore europeo Clean, in prova alla fine del 2004 ha dimostrato la raggiungibilità dei target Acare.Avio7

Tali combustori, basati su tecnologie avanzatissime di alimentazione controllata di combustibile, pareti a bassa necessità di raffreddamento e sistemi di premiscelamento ad elevata efficacia, hanno mostrato la fattibilità di soluzioni avanzate per tali target.

Nel campo delle turbine, di grande importanza nelle nuove architetture ‘verdi’, con elevati rapporti di by-pass, Avio già dal 2000 ha avviato numerosi programmi di ricerca sulle nuove tecnologie mirate sia all’incremento della potenza elaborata per unità di peso della turbina, sia alla simulazione della generazione del rumore aerodinamico e al suo abbattimento. La tecnologia aerodinamica sviluppata in programmi tecnologici nazionali ed europei ha portato ad una diminuzione del numero di pale del 30% a parità di potenza generata, applicata poi sulla turbina del nuovo motore GEnx della General Electric.

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