Dossier

L'Avio compie 100 anni

Il lanciatore Vega

Vega è un sistema che permette il lancio di satelliti di piccole dimensioni su orbite basse. Nell’intenzione dei promotori l’obiettivo era di dotare l’Europa di un lanciatore a basso costo e Vega risponde al concetto dello spazio “a portata di mano” e quindi accessibile anche ad università, istituti di ricerca e società medio-piccole.

I costi si attestano intorno ai 20 milioni per missione, circa 13 mila euro ogni kg da portare in orbita, a metà tra i prezzi “stracciati” offerti per i lanciatori russi ed il listino più alto dei lanciatori americani, giapponesi ed indiani.Avio4

Avio insieme all’Ageniza spaziale italiana sta lavorando al progetto. Sul lanciatore saranno infatti sperimentate tecnologie che potranno essere utilizzate su altri vettori. Una nuova tecnologia di particolare rilievo per la nuova generazione di motori a propellente solido è quella degli involucri in fibra di carbonio ad alta resistenza. Tale tecnologia consente prestazioni migliori e costi inferiori, rispetto agli involucri motore in metallo.Avio6

L’obiettivo della missione è la messa in orbita ad una quota di 700 km di satelliti da 1,5 tonnellate.

I satelliti saranno essenzialmente di tipo scientifico o di osservazione della terra per informazioni sul territorio (cartografia, geologia, ambiente, meteo, controllo del territorio e delle acque).

Vega sarà anche sufficientemente versatile e flessibile, al fine di poter rispondere ad esigenze di missioni spaziali in linea con le future evoluzioni del mercato. Infatti, potrà coprire un “range” abbastanza ampio di missioni: orbite circolari di diverse quote (300-1500 km) ed inclinazioni (5°- 100°) , per una massa del carico utile fra 300-2500 kg, in lanci che potranno essere sia singoli che multipli (fino a 6 satelliti). La base di lancio sarò il Centro Spaziale Europeo di Kourou (Guyana Francese). Il primo lancio è previsto per il 2009. Intanto i ricercatori stanno lavorando anche a un altro obiettivo, un lanciatore di nuova generazione, con motore ad ossigeno liquido-idrocarburi, battezzato Lyra, che potrebbe vedere la luce nel 2010

Suggerimenti