Dossier

Irrigare risparmiando acqua

I sistemi per risparmiare acqua

L'irrigazione moderna deve rispondere alle esigenze di garantire una produttività elevata o un elevato standard qualitativo, nel caso delle colture di pregio. Questo significa in generale contenere i costi d'impianto e risparmiare la risorsa idrica, ridurre la manodopera e aumentare l'automazione.

Dal punto di vista dell'economia delle risorse, l'interesse si rivolge perciò ai sistemi in grado di ridurre sia i consumi idrici che quelli energetici, necessari per somministrare l'acqua d'irrigazione.

Tali sistemi devono anche ridurre al minimo le perdite, che avvengono sia nelle operazioni di approvvigionamento e distribuzione dell'acqua, sia, durante la somministrazione dell'acqua, per scorrimento sul terreno, per percolazione in profondità o per evaporazione.

A questo scopo la ricerca nel settore mira ad aumentare l'efficienza irrigua, cioè in pratica a migliorare il rapporto che lega le quantità d'acqua indispensabili a una coltura e le quantità effettivamente somministrate, per evitare sprechi antieconomici.

I sistemi d'irrigazione che permettono un risparmio d'acqua prevalentemente utilizzati in Italia sono il sistema per aspersione o a pioggia e il sistema a goccia, anche detto microirrigazione o irrigazione localizzata.

Un effetto insolito dovuto all'irrigazione a pioggia Quest'ultimo, nato in Israele negli anni 1970, è quello che consente la maggiore efficienza distributiva ed il maggiore risparmio dei volumi d'adacquamento, da metà a due terzi di quelli necessari con l'irrigazione a pioggia.

Oggigiorno sono disponibili sistemi che riducono i consumi d'acqua rispetto ai sistemi tradizionali. Essi fanno ricorso a una elevata automazione e a tecniche impiantistiche all'avanguardia, per risultare il più possibile efficienti nella distribuzione dell'acqua e adattarsi alle tecniche agronomiche più attuali. Questi sistemi sono però quelli che prevedono un maggiore investimento all'impianto.

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