Dossier

Il mondo delle api

I prodotti dell'alveare

L’interesse dell’uomo nei confronti delle api e la conseguente messa a punto di un’attività di allevamento delle stesse nasce dai prodotti che questi insetti millenari sono capaci di produrre all’interno dei loro nidi.

Miele

Per produrre il miele le api utilizzano il nettare dei fiori cosiddetti melliferi e la melata che fuoriesce dagli alberi in seguito alla modificazione della linfa provocata da alcune tipologie di insetti definiti succhiatori. I nettari presentano una composizione variabile di zucchero e acqua in funzione delle piante che li producono, ma sono tutti costituiti da glucidi come saccarosio, glucosio e fruttosio.

La produzione del miele ha inizio nel gozzo della bottinatrice durante il volo di ritorno verso l’alveare. Durante questa fase della sua vita, infatti, l’operaia possiede un particolare enzima, l’invertasi, che esercita un’azione idrolizzante sul nettare, scindendo il saccarosio nei suoi due composti primari, il glucosio e il fruttosio. Il prodotto così ottenuto è rigurgitato nelle singole celle del favo in strati sottili sulle pareti e arieggiato dalle operaie ventilatrici, in modo da fare evaporare l’acqua in esso contenuto e garantirne la conservazione. Una volta che la percentuale d’umidità si è attestata intorno al 17-18%, il miele è maturo ed è spostato dalle operaie in altre cellette che sono prontamente sigillate con un sottile strato di cera (opercolate).

Esistono diversi tipi di mieli, differenti per aspetto e sapore, genericamente suddivisi in uniflorali o millefiori a seconda che il nettare sia raccolto su un’unica varietà di fiori o su più varietà.Miele

Pappa reale

La pappa reale è una sostanza biancastra, di consistenza gelatinosa, dal sapore acido e leggermente dolce, prodotta dal sistema ghiandolare cefalico delle api operaie tra il 5° e il 14 giorno di vita, nel periodo in cui assolvono al ruolo di nutrici. La pappa reale infatti rappresenta il nutrimento di tutte le larve del nido e, a seconda della durata della sua somministrazione, determina lo sviluppo di operaie o di potenziali regine. La regina in carica è alimentata per tutta la durata della sua vita esclusivamente con questo tipo di alimento, in quanto la sua ricchezza in lipidi, glucidi, protidi, vitamine, oligoelementi e fattori antibiotici garantisce alla stessa l’apporto nutritivo utile a sostenere l’ipermetabolismo che le è necessario per l’incessante produzione di uova cui è chiamata.

Poiché la produzione di pappa reale è finalizzata al solo nutrimento delle larve, non ne esistono quantità eccedenti per l’utilizzo umano e dunque sono state messe a punto particolari tecniche di allevamento apicolo specializzate nell’ottenimento di questo prezioso alimento, prodotto in quantità minime (dai 300 ai 500 grammi all’anno) da ogni singolo alveare.

Polline

La raccolta del polline da parte delle api, oltre a garantire a queste ultime un consistente apporto protidico che entra nel processo di produzione della pappa reale, è particolarmente importante per l’uomo perché rappresenta una delle principali modalità di impollinazione delle piante coltivate, in particolare modo di quelle da frutto, garantendo una produzione costante e di qualità.

La raccolta del miele da parte degli apicoltori è invece una pratica recente, che porta a ottenere un prodotto disidratato e congelato apprezzato per il suo valore energetico e di mantenimento.Polline

Propoli

Sotto il nome di propoli si è soliti comprendere un insieme di sostanze resinose, gommose e balsamiche, generalmente di consistenza viscosa, raccolte dalle api su alcuni vegetali (essenzialmente gemme e scorza di certi alberi) ed elaborate parzialmente all’interno dell’alveare in seguito al mescolamento con secrezioni proprie quali cera e prodotti salivari. Il materiale così ottenuto è utilizzato per molteplici scopi: la riparazione dei danni occorsi alla struttura del favo, la disinfezione delle celle predisposte alla deposizione delle uova, la mummificazione di cadaveri di insetti o animali estranei penetrati all’interno dell’alveare e qui uccisi dalle operaie di guardia.

Cera

La cera è un lipide costituito da acidi e alcoli grassi a catena molto lunga (da 20 a 60 atomi di carbonio), insolubile in acqua e resistente all’ossidazione. È una secrezione prodotta da 8 ghiandole situate sull’addome di api di età compresa tra i 12 e i 19 giorni ed è generalmente utilizzata per costruire i favi. Ogni ape ha bisogno di circa 10 chilogrammi di miele per produrne 1 di cera.

L’uomo ha rapidamente scoperto il valore e l’importanza di questo materiale, e lo utilizza abitualmente per realizzare candele e a scopi cosmetici e farmaceutici. Inoltre la cera è impiegata come componente nelle cere modellanti e come additivo alimentare per le sue proprietà conservanti e lucidanti.Cera d'api

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