Dossier

Avviato con successo l'LHC, grazie anche al contributo dell'INFN di Torino

Gli acceleratori non servono solo alla fisica teorica

Nel mondo esistono circa 15.000 acceleratori, meno dell'1% dei quali viene utilizzato per ricerche di fisica teorica. I risultati che derivano dalla realizzazione di apparati sperimentali, come appunto gli acceleratori di particelle, servono non solo ad approfondire la nostra conoscenza delle origini dell'Universo e della materia che lo costituisce, ma anche a sviluppare applicazioni pratiche importantissime.

Una caratteristica che distingue i fisici dai ricercatori di altre discipline è quella di progettare e costruire da soli gli strumenti che verranno utilizzati per le loro ricerche. Pensiamo a Galileo che si costruì il primo telescopio, in seguito diventato strumento di uso comune per tutti.

TAC cranica Così dalle tecnologie sviluppate per le ricerche sono derivati gli acceleratori utilizzati per la cura dei tumori così come i rivelatori utilizzati nella PET o nella TAC. Molti strumenti trovano applicazione anche nel trattamento delle superfici, nell'industria e nella conservazione dei beni culturali.

Non dimentichiamo inoltre che proprio al CERN di Ginevra, per rispondere all'esigenza di condivisione dei dati tra i ricercatori e grazie al vecchio acceleratore lì presente, il LEP, è nato il WEB, quella tecnologia della quale molte persone oggi sentono di non poter fare a meno.

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