Dossier

Le biotecnologie che curano

Dalle proteine ricombinanti nascono i nuovi farmaci biotecnologici

La nascita delle biotecnologie moderne si può far risalire al 1973, quando alcuni ricercatori dell’Università della California a San Francisco dimostrarono per la prima volta la possibilità di applicare una tecnologia che sarebbe stata in seguito conosciuta come tecnologia del DNA ricombinante o ingegneria genetica.

Proteine_ricombinanti(1) La denominazione di DNA ricombinante deriva dal fatto che, mediante queste tecniche, è possibile isolare un gene di interesse e trasferirlo da un organismo ad una altro (per esempio dall’uomo ad un batterio) mantenendone la capacità funzionale, cioè essenzialmente la capacità di trasferire l’informazione per la sintesi di una proteina.

L’operazione fondamentale dell’ingegneria genetica che sta alla base della produzione di proteine ricombinanti è il clonaggio dei geni che consiste essenzialmente nell’introdurre un gene d’interesse, per esempio un gene umano che codifica per un proteina che si vuole produrre come farmaco, in un organismo ospite che viene successivamente fatto crescere in un fermentatore industriale per produrre la proteina.

L’introduzione delle biotecnologie nell’industria farmaceutica ha costituito un’innovazione per la ricerca e per la produzione di una nuova categoria di farmaci, definiti anche “biofarmaci o farmaci biotecnologici”.

Suggerimenti