Dossier

Da semplici videogiochi a media center per tutta la famiglia: la naturale evoluzione delle console

Console wars: una sfida a tre per un mercato fondamentale

La cosiddetta guerra delle console vede contrapposti tre giganti dell’hi-tech: Microsoft, Sony e Nintendo. Si tratta di una battaglia davvero importante, che vede le tre aziende contrapposte per il predominio nel settore gaming, considerato fondamentale per il futuro.

La situazione attuale vede una netta contrapposizione tra Microsoft e Sony, con Nintendo “terza incomoda”.

La casa di Redmond, infatti, ha lanciato una vera e propria sfida aperta alla Sony, presentando il suo X-Box in tutto il mondo. L’obiettivo della commercializzazione della celebre “scatola nera” di Microsoft era erodere il più possibile il gigantesco mercato della Playstation 2 di Sony, la console più vecchia tra le tre sfidanti e, ovviamente, la più venduta.

La battaglia tra Microsoft e Sony è tuttora in corso e si svolge senza esclusione di colpi. Il primo terreno di sfida è il prezzo dell’hardware: le due aziende continuano ad abbassare il prezzo di commercializzazione delle proprie console, al punto che Microsoft stessa ha affermato di vendere l’X-box in perdita.

Gli introiti, infatti, dovrebbero arrivare con la vendita dei singoli videogiochi, il cui mercato è un altro ambito di sfida.

Secondo molti analisti, infatti, uno dei parametri fondamentali che determina l’acquisto di una console è proprio il catalogo dei videogiochi disponibili. Da questo punto di vista la Playstation 2, presente sul mercato da molto tempo e dotata di un grande numero di sviluppatori, è avvantaggiata, soprattutto perché la sua console permette anche la compatibilità con i giochi della vecchia Playstation 1, che dispone tuttora di un buon numero di utenti.

In questo ambito anche Nintendo è favorita rispetto a Microsoft. L’azienda nipponica, infatti, pur non garantendo compatibilità tra il suo GameCube e il più vecchio Nintendo 64, dispone di numerose licenze prestigiose e di sicuro richiamo per la clientela, come i Pòkemon, SuperMario, Donkey Kong e Zelda. In particolare Nintendo mira ad un mercato ristretto ma estremamente redditizio: i videogiochi per l’infanzia.

Trattandosi di un vero e proprio esordio, poiché Microsoft non ha mai prodotto console prima dell’X-box, la casa di Redmond ha dovuto faticare non poco per riuscire ad accumulare un catalogo sufficientemente affollato da attrarre i clienti. L’azienda è stata aiutata parzialmente dal fatto che, a detta dei programmatori, l’X-box è estremamente facile da programmare e, soprattutto, dispone di ottimi strumenti di programmazioni forniti da Microsoft stessa. Il risultato è che attualmente la console dispone di un buon catalogo di giochi, aggiornato con frequenza e sostanzialmente allineato alle evoluzioni del mercato dei videogame per Pc.

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