Dossier

Qualità dell’aria e inquinamento atmosferico

Biossido di zolfo

È un gas incolore, di odore pungente. Le principali emissioni di biossido di zolfo derivano dai processi di combustione che utilizzano combustibili di tipo fossile (gasolio, olio combustibile, carbone), in cui lo zolfo è presente come impurità e dai processi metallurgici. Una percentuale molto bassa di biossido di zolfo nell’aria (6-7%) proviene dal traffico veicolare, in particolare dai veicoli con motore diesel.

Il biossido di zolfo era ritenuto, fino a pochi anni fa, il principale inquinante dell’aria ed è certamente tra i più studiati, anche perché è stato uno dei primi composti a manifestare effetti sull’uomo e sull’ambiente. Il biossido di zolfo era il principale responsabile del fenomeno delle piogge acide che hanno avuto il loro massimo impatto negli anni ‘70 e ’80. Oggi il progressivo miglioramento della qualità dei combustibili (minor contenuto di zolfo nei prodotti di raffineria) insieme al sempre più diffuso uso del gas metano, hanno diminuito sensibilmente la presenza di SO2 nell’aria.

Danni alla salute

Il biossido di zolfo è molto irritante per gli occhi, la gola e le vie respiratorie. In atmosfera, attraverso reazioni con l’ossigeno e le molecole d’acqua, contribuisce all’acidificazione delle precipitazioni, con effetti fitotossici sui vegetali e di acidificazione dei corpi idrici, in particolare di quelli a debole ricambio, con conseguente compromissione della vita acquatica. Le precipitazioni acide possono avere effetti corrosivi anche sui materiali edili, manufatti lapidei, vernici e metalli.

Rilevamenti

In tutti i siti oggetto di monitoraggio i valori di riferimento previsti dalla normativa sono ampiamente rispettati.

Concentrazioni SO2

Il parametro SO2 non rappresenta una criticità per il territorio della provincia di Torino, sarà comunque opportuno, nel corso dei prossimi anni, mantenere attivo il monitoraggio di tale parametro per controllare il mantenimento dei risultati raggiunti.

La diminuzione del tenore di zolfo nei combustibili liquidi e solidi e l'introduzione sul mercato energetico del metano hanno determinato la notevolissima riduzione delle concentrazioni del biossido di zolfo. La situazione si manterrà in queste condizioni se la qualità dei combustibili non peggiorerà rispetto a quella odierna.

Suggerimenti