Dossier

Le nuove tecnologie anticancro

Anticorpi Monoclonali

ANTICORPI MONOCLONALI IN DIAGNOSTICA E TERAPIA

CREAZIONE DI UN ARSENALE DI PROIETTILI “CERCA- E DISTRUGGI-TUMORI”

Immunoglobuline o anticorpi

La produzione degli anticorpi è una delle forme più evolute a disposizione dell’uomo per combattere invasori esterni (ad esempio, virus e batteri) o nemici interni (i tumori). A loro volta, le cellule neoplastiche hanno messo in atto una serie di strategie e tattiche per sfuggire al riconoscimento da parte degli anticorpi, che molto spesso rendono inefficaci tale tipo di difese.

Anticorpi monoclonali

Il sistema di produzione di anticorpi monoclonali (costituiti da immunoglobuline uguali fra di loro e che riconoscono lo stesso bersaglio antigenico) è stata la più importante ricaduta della ricerca di base in diagnosi e terapia. In oncologia si è identificata una molecola specifica o associata a selezionati tumori; gli anticorpi sono stati usati come vettori di sostanze radioattive, che consentano di evidenziare (e questo è l’aspetto diagnostico) ed anche eliminare tumori primitivi e loro localizzazioni metastatiche (e questi sono gli aspetti curativi). In questo caso, gli anticorpi che veicolano gli elementi radioattivi terapeutici o tossici diventano immunofarmaci.

Negli ultimi dieci anni, laboratori di ricerca hanno partecipato ad uno sforzo internazionale per trovare bersagli tumorali adatti allo scopo e al tempo stesso per migliorare la struttura ed il funzionamento degli anticorpi monoclonali.

Anticorpi monoclonali in vivo

La materia studiata in laboratorio è stata trasferita in vivo, cioé in modelli animali (topolini). Intanto il numero delle molecole contro cui inviare proiettili è aumentato in maniera significativa e al momento la maggior parte dei tumori più frequenti nella popolazione è ben caratterizzata in termini di molecole di superficie.

Una rivoluzione ancora più importante è avvenuta nel campo degli anticorpi, che le nuove tecniche di ingegneria genetica hanno permesso di modificare in composizione, struttura e natura. I risultati ottenuti sono quelli di avere ora a disposizione una nuova generazione di reagenti “umanizzati” o totalmente umani, in grado di raggiungere i più remoti distretti dell’organismo e legare con alta affinità il bersaglio scelto.

Una ulteriore rivoluzione è avvenuta nella medicina nucleare, che ha messo a disposizione radio farmaci sempre più efficienti per colpire esclusivamente le cellule tumorali senza danneggiare le cellule sane vicine.

ricercatrice Cerms

Alcuni degli ultimi risultati del laboratorio di Immunologia dell'Università di Torino diretto dal Prof. Fabio Malavasi, sono una batteria di anticorpi specifici per tumori prostatici, la prima causa di morte per tumore nei maschi dopo i 50 anni. E’ stata condotta una fase pre-clinica di sperimentazione in vivo su topi modificati geneticamente per ospitare tumori di prostata umana di dimensioni pari a quelle che si osservano nell’uomo. I risultati ottenuti hanno confermato che tali reagenti sono in grado di funzionare con estrema efficacia diagnostica.

Suggerimenti