Dossier

Piero Fogliati Poeta della luce

Ambiente di scultura di vento - 1970

Mostra Fogliati Ambiente scultura di vento I Dispositivi per la correzione e la trasformazione dei venti in sculture di vento dovevano essere dei pannelli molto grandi con delle feritoie particolari in grado di filtrare e cambiare la direzione del vento che li colpiva.

Per ottenere questo Fogliati aveva pensato di installare i pannelli su sommità naturali quali le cime dei colli o sulle alte costruzioni dell’uomo come i grattacieli. Sarebbero stati collocati su delle piattaforme rotanti in modo da dirigerli sempre verso il vento in arrivo. Come è stato affermato, le particolari feritoie avrebbero filtrato e condizionato il percorso del vento che «si sarebbe trasformato in figure tridimensionali, non visibili ma fruibili tattilmente». Sarebbe stato come immergersi in queste sculture invisibili e sempre variabili nella forma, sentirle fisicamente senza la possibilità di percepirle visivamente.

Dei pannelli ad uso privato potevano essere collocati nelle finestre delle abitazioni come fossero state normali tende e «disponendo questo filtro eolico di fronte alla propria finestra si poteva godere all’interno della propria stanza la fruizione di queste sculture di vento».

La Scultura di vento in dimensioni espositive è stata costruita da Fogliati nel 1970. Il vento in questo caso non è naturale ma provocato da dei ventilatori davanti ai quali ci sono dei modulatori che girano a lenta velocità. È stata esposta alla Villette di Parigi nel 1992.

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