Dossier

Il bello della scoperta

10 Il pendolo di Foucault

L’esperimento con cui Leon Foucault dimostra la rotazione della Terra è stato realizzato dal fisico francese circa centocinquant’anni fa. Egli, volendo studiare la proprietà dei pendoli di oscillare sempre nello stesso piano, ne costruisce uno lungo un paio di metri nella sua casa di Parigi. La notte dell’8 gennaio 1851 osserva che il piano di oscillazione ruota lentamente in senso orario. Ripetendo più volte la prova nei giorni successivi con fili più lunghi e masse maggiori, lo scienziato si convince che non è il pendolo a ruotare, ma la Terra sotto di lui!

A marzo Foucault esegue l’esperimento in pubblico nel Pantheon con un pendolo lungo 67 metri e una massa di 28 chilogrammi, suscitando un’enorme impressione.

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Ma come si può spiegare il moto del pendolo? Immaginate di farne oscillare uno esattamente sopra il Polo Nord. Lo spostate un po’ dalla sua posizione di equilibrio e poi lo lasciate andare da fermo. Come Foucault sapeva, il suo piano di oscillazione non varierà nel tempo, mentre la Terra continua il suo moto di rotazione da Ovest verso Est passando per il Sud. A voi che vi muovete insieme alla Terra, sembrerà invece che sia il pendolo a ruotare nel verso opposto, in senso orario. Per fare un giro completo impiegherà esattamente un giorno. Spostandovi più a Sud, potreste verificare che il periodo di rotazione (il tempo impiegato a fare un giro) aumenta. Arrivando all’Equatore, a parte temperature più miti, troverete che il pendolo non ruota affatto! Gli abitanti dell’emisfero australe vedono invece ruotare il pendolo in senso antiorario.

Il pendolo di Foucault, reso celebre dall’omonimo romanzo di Umberto Eco, nel Pantheon di Parigi impiegava circa 31 ore e 45 minuti per compiere una rotazione completa, mentre a Torino gira in 34 ore circa.

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