Dossier

Il bello della scoperta

01 L'esperimento della doppia fenditura applicato all'interferenza da elettrone singolo

E' italiano l'esperimento più bello

A differenza di tutti gli altri esperimenti in classifica, “l’interferenza da doppia fenditura di singolo elettrone” non ha un “papà” unico e riconosciuto: alla sua realizzazione non è associato il nome di nessuno scienziato famoso.

Questa esperienza dimostra un concetto chiave della meccanica quantistica, cioè che a livello microscopico particelle materiali come gli elettroni si comportano anche come onde. Fu ideato e pensato nel dettaglio ben prima che fosse tecnicamente possibile realizzarlo. Era considerato un Gedankenexperiment, un esperimento concettuale, uno di quelli importanti nella storia della fisica dei quanti. Ancora nelle sue lezioni tenute all’inizio degli anni ’60, il premio Nobel Richard Feynman affermava che era impossibile svolgerlo ad una scala sufficientemente piccola da essere interessante. Proprio nel 1961, Claus Jönsson dell’Università di Tubinga, aveva realizzato l’esperimento con alcuni elettroni, senza però destare particolare attenzione.

La prova decisiva però doveva mostrare che il fenomeno dell’interferenza si verifica anche con un solo elettrone. Physics World, nel riportare i risultati del sondaggio, attribuisce il merito del primo esperimento di questo tipo al giapponese Akira Tonomura, che lo realizzò con il suo gruppo nel 1989. La rivista nel maggio 2003 è stata però costretta a pubblicare alcune lettere di smentita, in cui viene chiarito che furono tre italiani, Pier Giorgio Merli, GianFranco Missiroli e Giulio Pozzi, a portare a termine per primi l’esperimento con un singolo elettrone, nel 1974. Mostra Il bello della scoperta. Merli, Missiroli e Pozzi (01 A) I tre ricercatori, che ancora oggi lavorano a Bologna, studiavano all’epoca le applicazioni pratiche dell’interferometria, usata per misurare lunghezze sfruttando il fenomeno dell’interferenza. Non trascurarono però l’aspetto didattico e storico delle loro ricerche. Solo oggi il loro merito viene giustamente riconosciuto.

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