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Una chimera in fondo all’oceano

Nel profondo degli abissi vivono esseri mai visti prima, di una bellezza delicata e affascinante, ripresi grazie alle tecnologie avanzate della nave Okeanos Explorer

Nel  profondo degli abissi  vaga un essere cartilagineo, imparentato con gli squali, con grandi occhi per captare al meglio la minima radiazione luminosa proveniente dalla superficie e degli organi, le “ampolle di Lorenzini” vicino alla bocca, per rilevare anche le più lievi variazioni di campo elettrico derivanti dalla presenza di altri esseri viventi.  Ecco a voi la chimera, una tra le centinaia di specie rare, alcune mai censite, individuate grazie alla spedizione “Index 2010”, che nel corso dell’estate 2010 ha scandagliato le acque al confine tra oceano Pacifico e Indiano,  a nord delle isole Sulawesi,  in prossimità dell’arcipelago indonesiano di origine vulcanica di Sangihe-Talaud.   Si tratta di uno dei mari che presentano una delle più elevate biodiversità nel mondo, soprannominato “triangolo del corallo”.La nave Okeanos Explorer

Lo studio nasce da una collaborazione tra Stati Uniti e Indonesia e si è concentrato nell’area intorno a un vulcano sottomarino, Kawio Barat, che si erge per 3.350 metri in una zona profonda circa 5.500 metri.   Dal vulcano fuoriescono getti di fluido molto caldo contenenti particelle metalliche che si disperdono nell’acqua con l’apparenza di sbuffi di fumo trascinati dalle correnti oceaniche.  Un habitat molto particolare, mai esplorato prima d’ora.

Grazie alla nave d’appoggio “Okeanos Explorer” e alla tecnologia messa a disposizione dall’ente statunitense NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), robot subacquei, mini sommergibili telecomandati, collegamenti internet e satellitari, è stato possibile realizzare filmati di alta qualità e migliaia di immagini ad alta risoluzione che rendono disponibili agli occhi di tutti le meraviglie che si nascondono nel fondo degli abissi.

Lo stupore dei ricercatori è stato grande di fronte alla varietà sorprendente di vita adattatasi a simili condizioni ambientali. Osservarla in diretta è stata una vera e propria emozione.  Ragno di mareRagni di mare dalle eleganti lunghe zampe, spugne di cristallo, belle come un fiore, ma voraci, gamberi trasparenti, esseri fluttuanti dall’aspetto etereo, ma soprattutto grandi estensioni di coralli di ogni colore e forma.

Le stesse emozioni possono essere vissute restando comodamente di fronte al proprio computer grazie alle splendide fotografie e ai filmati messi online dal NOAA: http://oceanexplorer.noaa.gov/okeanos/welcome.html

Gli studi dei fondali oceanici e dei loro abitanti non sono unicamente fini a se stessi, ma hanno l’importante obiettivo di prevedere le ricadute sugli habitat dei mutamenti climatici e degli inquinamenti ambientali.  La gestione degli ecosistemi marini e costieri è infatti di fondamentale importanza per la sopravvivenza di miliardi di persone che da essi dipendono.

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