L’insufficienza cardiaca è una malattia letale, disabilitante, in continuo aumento e con costi sociali elevati. E’ tra le principali cause di morte nei paesi industrializzati con una mortalità a cinque anni quasi del 50%.
Solo in Italia sono circa 4.000 all'anno i bambini che nascono affetti da una malattia cardiaca congenita.
Il numero di cuori disponibili per il trapianto è insufficiente a coprire la richiesta, gli "organi pediatrici" sono difficili da reperire, per cui è indispensabile individuare e sviluppare nuove terapie per i piccoli pazienti.
Tutto italiano è il nuovo e ambizioso progetto Un Cuore Nuovo, lanciato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, da anni all’avanguardia nella ricerca scientifica e nella cura delle malattie cardiache, grazie ad un modello assistenziale innovativo, caratterizzato dalla piena integrazione delle alte professionalità che in esso operano: cardiologi, cardiochirurghi, anestesisti e personale infermieristico. In 30 anni di attività sono stati effettuati interventi su oltre 12000 piccoli pazienti, di cui 234 trapianti di cuore e di cuore/polmone.
Le linee di ricerca più innovative si indirizzano oggi verso lo sviluppo di nuovi cuori artificiali miniaturizzati e la terapia rigenerativa miocardica cellulare.
Un team interno al Dipartimento medico chirurgico di Cardiologia pediatrica condurrà nei prossimi tre anni una ricerca clinica proprio sull'impiego del cuore artificiale in versione pediatrica, finalizzata a valutarne la funzionalità, l’applicabilità e le eventuali complicanze rispetto ai sistemi in uso.
Questo organo artificiale è una pompa alimentata da un cavo collegato a batterie esterne che pesa appena 40 grammi. Inserita nel ventricolo sinistro, è in grado di spingere il sangue in tutto il corpo, in attesa di un trapianto d’organo. In alcuni casi selezionati potrà tuttavia rappresentare anche una soluzione definitiva.
Gli strumenti finora utilizzati erano in prevalenza paracorporei, e quindi costringevano i bambini a lunghe permanenze in ospedale e a letto. Con questo innovativo cuore impiantabile invece i giovani pazienti potranno aspettare il trapianto a casa, con ovvi miglioramenti della qualità della vita degli stessi e dei familiari.
Del progetto è parte integrante la sperimentazione della terapia rigenerativa del tessuto cardiaco. Alcune cellule staminali sono prelevate dal paziente al momento dell’impianto del cuore artificiale, vengono “espanse” e poi reintrodotte nel muscolo cardiaco perché possano generare nuovo tessuto miocardico con conseguente recupero della funzionalità del cuore.
Il valore del progetto ammonta a 550.000 euro e verrà sostenuto da una campagna di raccolta fondi promossa da Conad e dalla Nazionale Italiana Cantanti.