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Tumori del sangue: le ultime frontiere della ricerca

A Copenaghen riuniti i massimi esperti nel congresso mondiale di ematologia. Anche Torino in prima fila nella lotta alla leucemia

La ricerca e le nuove frontiere della lotta ai tumori che colpiscono il sangue. Se n’è parlato a Copenaghen, dove si sono ritrovati i maggiori esperti mondiali per il congresso di ematologia. Tra le ricerche che hanno suscitato più interesse c’è quella che riguarda le cellule immunitarie che sono state geneticamente modificate e trasformate in chimere in modo da riconoscere immediatamente un tipo di tumore del sangue, il linfoma di Hodgkin, e a distruggere le cellule malate. I linfomi sono solo il punto di partenza, ma il progetto dei ricercatori del Baylor College of Medicine di Houston (Texas) e' scatenare questa nuova "arma letale" contro tutte le forme di tumore. Il primo passo sara' chiedere, il prossimo anno, l'autorizzazione per la sperimentazione sull'uomo in modo da far partire i test dal 2010. "L'obiettivo futuro e' fare di questa tecnica una nuova strategia anticancro", ha detto all'Ansa Serena Kimi Perna, dall'Istituto San Raffaele di Milano e ora negli Stati Uniti grazie a una borsa di studio dell' Associazione europea di ematologia e della Societa' americana di ematologia. Leucemia1

Intanto gli esperti stanno mettendo a punto nuove terapie. Ottenere la mappa genetica completa di un tumore e nello stesso tempo dare la caccia alle mutazioni genetiche responsabili della malattia: sono le due strade che la ricerca ha cominciato a percorrere e nella quale fa da apripista lo studio dei tumori del sangue."I risultati ottenuti finora sono interessanti e l'Italia e' in prima linea in questo campo", ha detto il presidente eletto dell'Associazione, Robin Foa', dell'universita' di Roma La Sapienza. "Grazie a questi nuovi approcci - ha aggiunto – si potranno sviluppare terapie innovative". Per Foa' non c'e' dubbio che si stia andando "sempre piu' verso una medicina personalizzata".

Ad aprire la strada, all'inizio degli anni '60, e' stata la scoperta della prima mutazione causa di un tumore: l'alterazione indicata come "cromosoma Philadelphia" responsabile della leucemia mieloide cronica. Da allora e' stata fatta molta strada, ma e' adesso che queste ricerche potranno subire un'accelerazione grazie alla disponibilita' delle nuove tecniche di analisi genetica. Per il piu' comune tumore del sangue, la leucemia mieloide acuta, e' stata identificata una decina di mutazioni genetiche, aprendo cosi' la via a cure calibrate sulla base delle caratteristiche del tumore.

"Grazie alle nuove tecniche di analisi del genoma sono state scoperte mutazioni genetiche e sono stati identificati marker molecolari che hanno permesso di scoprirela grandissima eterogeneita' biologia e clinica di una sola malattia", ha osservato Hartmut Doehner, dell'universita' tedesca di Ulm. Nel caso della leucemia mieloide acuta, per esempio, l'uso dell'analisi genetica "ha permesso di fare grandi passi in avanti nel comprendere il modo in cui la malattia si sviluppa". Conoscenze, ha aggiunto Doehner, che solo nel caso della leucemia mieloide acuta hanno permesso di studiare un buon 40% di casi nei quali il solo esame microscopico non riusciva a segnalare la presenza di anomalie cromosomiche in quanto queste non producevano effetti visibili. E proprio la lotta alla leucemia vede l’Italia e in particolare Torino in prima fila. Una rete di 18 centri, guidata da tre laboratori di riferimento: e' questa la struttura che promette di far compiere al nostro Paese un passo in avanti nella diagnosi e nel controllo della leucemia mieloide acuta.Leucemia2

"La rete sta completando la sua attivita' di rodaggio", ha detto il direttore dell'Istituto di Ematologia e oncologia medica "Seragnoli" del Policlinico S.Orsola di Bologna, Michele Baccarani.

La rete dei laboratori, chiamata Labnet, si estende in tutta Italia e in ciascun centro si utilizzano tecnologie standardizzate, dagli strumenti di analisi ai reagenti. I risultati vengono condivisi in rete. I tre centri ai quali i 18 fanno riferimento si trovano a Torino, Bologna e Napoli. A loro volta fanno riferimento ai tre centri internazionali che si trovano in Australia (Adelaide), Germania (Mannheim) e Stati Uniti (Portland)

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