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Tra gioco ed esperienza, la scienza amica dei bambini

Questa la mission del centro scientifico "Xkè - Il laboratorio delle curiosità" che nascerà a Torino entro la fine del 2011

 

Nonostante un incremento del numero degli immatricolati nei corsi di laurea in Chimica, Fisica, Matematica e Scienza dei Materiali negli ultimissimi anni, rimane strategicamente cruciale l’obiettivo di mantenere e aumentare il numero di studenti motivati e capaci che si iscrivono a questi e agli altri corsi di laurea scientifici.

In generale, infatti, l'interesse dei giovani per le materie scientifiche è andato scemando negli ultimi anni ,  a causa di una visione di queste materie da parte dei ragazzi come ostiche, troppo teoriche e poco legate all'applicazione concreta rispetto alle esigenze che derivano dalla vita quotidiana.

Xkè - Il laboratorio della Curiosità  (logo)Per dare una risposta concreta alla crisi delle vocazioni scientifiche giovanili, si deve intervenire precocemente sui bambini, stimolando in loro in modo creativo l'innata attrazione verso il sapere scientifico, e incoraggiandoli a intraprendere lo studio delle discipline scientifiche.

Proprio per rispondere a queste esigenze nascerà a Torino "Xkè - Il laboratorio della curiosità", un centro di divulgazione scientifica in grado di offrire attività di orientamento e dare l'opportunità di vivere un'esperienza diretta di cosa vuol dire "fare scienza" a bambini e ragazzi dai 5 agli 11 anni, età nella quale è più facile operare un imprinting, anche attraverso il gioco  e la scoperta, che si vada sviluppando con la crescita e la maturazione.  Un progetto peculiare dal punto di vista della didattica perchè introdurrà metodologie capaci di rendere più efficace lo studio delle scienze.

I bambini verranno coinvolti attivamente in esperimenti scientifici. Lo slogan sarà “vietato non toccare!”. Gli insegnanti che li accompagneranno potranno costruire linguaggi innovativi e percorsi disciplinari, scoprendo e integrando nuovi elementi al programma “tradizionale”. Gli esperimenti avranno come punto di partenza lo stupore e la meraviglia dei bambini di fronte a un fenomeno inatteso e inspiegabile ma “reale”, che accade e si verifica dinanzi ai loro occhi. Il bambino, coinvolte emozioni e percezioni (hands on, “mani sopra”), passerà automaticamente al ragionamento

CESEDI - via Gaudenzio Ferrari 1Il progetto, presentato il 3 dicembre 2010, è frutto della collaborazione tra la Fondazione per la Scuola, della Compagnia di San Paolo, la Provincia di Torino e il Comune di Torino, ed è la concretizzazione dell’impegno per la crescita e la diffusione della cultura scientifica. Importante anche la scelta della sede, unica e accessibile, da venticinque anni il punto di riferimento per il mondo della scuola, grazie alle attività gestite dal Ce.Se.Di, il Centro Servizi Didattici della Provincia.

Uno spazio di 1.500 metri quadrati, ospitati a Torino in via Gaudenzio Ferrari 1 e dedicati a rendere efficace lo studio delle scienze, che comprenderà alcune stanze per esperimenti dedicati alla percezione sensoriale  (dall'esperimento di adattamento al buio, alla camera anecoica del silenzio assoluto),  una sezione per gli esperimenti sulle unità di misura fondamentali, una sull'informatica, una sulla matematica, nonchè una sezione storica dedicata ai maggiori scienziati piemontesi, da Lagrange a Sobrero, da Galileo Ferraris ad Avogadro fino a Levi Montalcini.  L'apertura è prevista entro la fine del 2011.

Gli esempi internazionali ai quali ci si ispira sono  "Science for Children" , l'iniziativa ideata e sviluppata dal Premio Nobel sir Harold Kroto, che presiederà il Comitato Scientifico di "Xkè", e "La main à la pâte" diretto dall'astrofisico Pierre Léna.  Coordinatore scientifico del progetto sarà il giornalista Piero Bianucci.

“Xké?” intende proporsi come punto di riferimento e di rilancio per le strutture scientifiche già presenti sul territorio torinese (come il Museo Regionale di Scienze Naturali,  il Planetario Infini.To, il Museo A come Ambiente,  l'Orto Botanico, il Museo dell'Uomo, il Museo del Cinema), favorendo la costituzione di un science center diffuso che possa offrire un articolato e integrato “percorso didattico delle scienze”.

 

 



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