Realizzata per studiare l'aerodinamica dei veicoli, ma usata anche per test molto più curiosi, come quello effettuato per cercare di scoprire qualche indizio sul mistero delle "pietre che camminano" lasciando dietro di sé dei solchi nel Death Valley National Park, di recente proposto in un servizio della trasmissione Voyager.
Stiamo parlando della Galleria del Vento Pininfarina, che da oltre 40 anni si distingue come centro di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo nel settore dell'aerodinamica e aeroacustica, operando principalmente su autoveicoli in scala 1:1.
Con sede a Grugliasco, la struttura si presenta all’avanguardia da un punto di vista tecnologico.
Gli strumenti a disposizione sono svariati: da bilance ad alta precisione, che permettono misure "real-time" delle forze aerodinamiche e dei momenti indotti dal vento sul veicolo testato; a diverse sonde per misurare pressione, raffreddamento del disco freno e le varie funzionalità delle automobili; al “casco comfort”. Quest’ultimo serve per stimare, come dice il nome stesso, il comfort dei passeggeri con macchine con tetto aperto. Viene collocato sulla testa di un manichino e, equipaggiato con otto sonde omni-direzionali ad alta risposta in frequenza, consente di acquisire i valori istantanei del campo di velocità intorno alla testa dei passeggeri, permettendo un'analisi del flusso e di eventuali fenomeni di buffeting (continui scossoni) finalizzata all'ottimizzazione del benessere all'interno dell'abitacolo.
Attraverso un complesso sistema computerizzato si riescono inoltre a simulare diverse intensità di turbolenza atmosferica. È possibile simulare raffiche di vento laterale, condizioni di guida in scia ad un altro veicolo e di sorpasso.
Qui viene anche effettuato il Planar Beamfoming (PBF), termine con cui si intende l'investigazione delle sorgenti di rumore vicino alla vettura. La Galleria dispone di 2 array microfonici, per un totale di 144 rilevatori, collocati rispettivamente sul soffitto e su una parete laterale della camera di prova. I segnali acquisti sono elaborati attraverso l’algoritmo del “Beamforming”, che consente di individuare la posizione e il range spettrale delle sorgenti di rumore presenti in camera di prova.
All'interno della struttura, attraverso quattro rulli e tre tappetti, uno centrale e due posti di fronte alle ruote anteriori, un sistema di Simulazione dell'Effetto Suolo, il GESS (Ground Effect Simulation System), permette di far muovere le ruote della vettura e il suolo alla stessa velocità del vento. Tale sistema è stato sviluppato per rendere le condizioni di prova in galleria più fedeli possibile a quelle di strada, soprattutto al fine di poter analizzare i flussi al di sotto della vettura, che in caso di suolo e ruote fisse risulterebbero qualitativamente diversi da quelli reali.
L'impianto è dotato inoltre di un Centro di Calcolo per le analisi e l’elaborazione di misure sperimentali complesse. Qui vengono anche forniti ai clienti della Galleria i CD con un’analisi preliminare delle misure effettuate, pochi minuti dopo la fine della sessione di prova.
In stretta collaborazione con il mondo accademico di Torino, è nato il progetto XAM (eXtreme Automotive Mobility), prototipo di city vehicle a bassi consumi, testato e messo a punto proprio alla Galleria da un team di studenti del Politecnico.
Il veicolo è dotato di un’innovativa propulsione ibrida costituta da un piccolo motore a bioetanolo e un motore elettrico, e rappresenta un veicolo-laboratorio in cui è stato e sarà possibile sviluppare studi approfonditi su materiali e tecnologie per cercare delle risposte efficienti e innovative alle necessità di mobilità sostenibile di oggi e soprattutto di domani. XAM è stato in grado di percorrere 107 km con l’equivalente energetico di un litro di benzina.
Per maggiori informazioni: http://www.pininfarina.it/it/servizi/galleria_del_vento