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Sistema Galileo: nuove sfide per il futuro

La conferenza “Growing Galileo”, che si è svolta a Bruxelles il 14 e 15 novembre 2007, è stata un’occasione unica per verificare lo stato di salute di Galileo, uno dei programmi più ambiziosi lanciati dall’Europa.

Dopo numerosi tentennamenti il Progetto Galileo ha finalmente trovato i finanziamenti necessari alla sua attuazione. Il 23 novembre i ministri europei hanno infatti deciso di contribuire alla realizzazione del sistema di navigazione satellitare europeo interamente con fondi del bilancio comunitario. I primi 2,4 miliardi di euro addizionali si aggiungeranno allo stanziamento comunitario previsto, 1.6 miliardi di euro convogliati su Galileo erano in realtà sussidi al settore agricolo non spesi nel periodo finanziario precedente, 400 milioni di euro sono infine previsti sul budget del Settimo Programma Quadro per le priorità Trasporti e Spazio.

Le basi per ottenere il finanziamento erano state poste con la conferenza “Growing Galileo”, svoltasi a Bruxelles il 14 e 15 novembre 2007, nel corso della quale il Commissario europeo ai trasporti, Jacques Barrot, aveva evidenziato con argomenti estremamente convincenti la necessità di velocizzare il processo di ultimazione del sistema Galileo.

Quando la costellazione dei satelliti sarà difatti in orbita, Galileo sarà la prima infrastruttura di portata strategica realizzata con il contributo di tutti gli Stati membri che ne sfrutteranno le ricadute in termini di crescita economica e occupazionale.

Ma il primo vero valore aggiunto di Galileo sarà l’autonomia del sistema di navigazione satellitare europeo sulla scena mondiale. Galileo ribilancerà infatti la fruibilità dei due sistemi già in uso: il Sistema di Posizionamento Globale (GPS) americano e l’omologo russo, GLONASS.

Progetto Galileo Autonomia significherà per l’Europa, e per una serie di paesi partner che hanno scelto di associarsi all’impresa comune, sicurezza del segnale e accuratezza del posizionamento. Questi due elementi cruciali sono allo stato attuale in larga misura non controllabili poiché GPS e GLONASS non sono sistemi nati a scopi civili e sono controllati dai relativi eserciti. Inoltre entrambi non garantiscono precisione nel posizionamento, per quanto il Sistema Geostazionario Europeo (EGNOS) ne abbia migliorato molto l’accuratezza agendo da correttore del segnale.

Secondo le previsioni Galileo dovrebbe diventare operativo per la fine del 2013: molto è stato fatto eppure molto rimane ancora da fare e durante la conferenza la Commissione Europea, che insieme all’Agenzia Spaziale Europea ha progettato, implementato e diretto il programma Galileo, ha illustrato le zone d’ombra e di luce di questa grande impresa comune. Il numero di imprese e di operatori del settore telecomunicazioni e ICT già attivi in numerosi progetti europei, finanziati nel corso del sesto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico (6PQ), dimostra che le tecnologie sono pronte ad essere introdotte sul mercato, diventando quindi applicazioni di utilizzo quotidiano.

“Growing Galileo” ha rappresentato anche una vetrina dove espositori appartenenti alla business community e ai centri di ricerca hanno presentato risultati incoraggianti. Per la prima volta in un'unica sala sono stati illustrati al pubblico i passi avanti realizzati in settori chiave del vivere quotidiano grazie all’utilizzo di fondi comunitari (6PQ).

Il progetto HARMLESS, per esempio, che facilita la gestione delle emergenze e la distribuzione degli aiuti umanitari in occasione di catastrofi naturali. FIELDFACT, invece, si serve di applicazioni satellitari per migliorare la gestione della produzione agricola. Nel settore dell’aviazione civile GIANT consente di utilizzare il posizionamento satellitare per le procedure di atterraggio e di decollo: fornendo dati complementari al sistema radar, gli apparecchi dispongono di maggior informazioni di posizionamento verticale. Tale ottimizzazione dei dati, in particolare al momento dell’atterraggio, non solo aumenta la sicurezza delle fasi di avvicinamento ma ne riduce la durata, incidendo positivamente sul risparmio di carburante e quindi riducendo le emissioni di CO2.

GIROADS è un altro progetto interessante, portato avanti in un settore promettente come quello della logistica e della gestione dei trasporti e degli assi autostradali e ferroviari, dove esperienze pilota sono state sperimentate in Francia come in Germania. Tramite applicazioni satellitari è possibile posizionare esattamente i veicoli e gestire la tariffazione stradale. Alcune indagini svolte su campioni di utenti abituali della strada ha segnalato un grande interesse da parte del pubblico alle tecnologie satellitari. Le attese sono in particolare concentrate sulle innumerevoli opportunità che il posizionamento preciso e la tracciabilità dei veicoli permetterebbe: migliore gestione degli incidenti e dei guasti meccanici durante il precorso, ottimizzazione dei sistemi di pagamento delle autostrade e velocizzazione dei tempi di attesa ai caselli, migliore gestione delle merci trasportate. Gli utenti intervistati dimostrano di avere idee precise: un’unica fattura elettronica per tutti i servizi ricevuti sulla strada e ovviamente la possibilità di sconnettere il dispositivo di localizzazione, per garantire la privacy!

Stimolare la ricerca europea a procedere nei progressi: il 7PQ

La Commissione Europea ha inoltre annunciato che il Settimo Programma Quadro per ricerca e sviluppo tecnologico (7PQ - in vigore dal 2007 al 2013) rende disponibili considerevoli fondi comunitari per sostenere la ricerca sul fronte del Sistema Globale di Navigazione Satellitare (GNSS), di cui GALILEO fa parte.

Martedì 15 novembre è stato difatti pubblicato l’invito a presentare proposte 2007 per progetti GALIEO, che avrà a disposizione un budget di 25 milioni di euro.

I progetti che beneficeranno dei fondi europei dovranno focalizzarsi su 3 temi prioritari:

· promuovere un utilizzo maggiore dei sistemi satellitari per sfruttarne al meglio le potenzialità;

· sviluppare i ricevitori GALILEO, dal punto di vista dei requisiti tecnici e delle tecnologie;

· sostenere l’evoluzione dell’infrastruttura.

I centri di ricerca e i settori industriali interessati hanno tempo fino al 29 febbraio per consolidare i consorzi, scrivere i progetti e farli avere alla Galieo Supervisor Autority (GSA), da cui ne dipenderà gestione ed implementazione su delega della Commissione Europea.

Per saperne di più il nuovo sito internet, messo a punto dalla Galieo Supervisor Autority (GSA), sarà fonte di aggiornamenti e di informazioni: http://www.gsa.europa.eu/go/news/gnss-community-gathers-for-first-fp7-call