Dal 24 aprile sono disponibili in un sito apposito allestito dalla NASA 59 nuove fotografie ad alta risoluzione di galassie che si scontrano, fotografate dal telescopio orbitale Hubble, in onore dei suoi 18 anni di attività (è stato lanciato in orbita il 24 aprile del 1990).
Non è raro che le galassie arrivino ad essere così vicine da scontrarsi dando origine a nuove stelle, con esplosioni violente, oppure fondendosi in un'unica galassia. Si ritiene che questi scontri siano uno dei motori principali dell'evoluzione del cosmo.
Qui di seguito sono riportate alcune immagini fotografate da Hubble, tra cui alcune di quelle che rappresentano gli scontri tra le galassie.
Una coppia di galassie
La foto ritrae le galassie NGC5257 e NGC5258 che interagiscono tra di loro mediante un ponte di stelle. Entrambe hanno un buco nero centrale. Insieme formano Arp 240, che si trova a circa 300 milioni di anni luce da noi, nella costellazione della Vergine. L'interazione tra galassie diverse è un evento abbastanza frequente: accade quando sono sufficientemente vicine da risentire reciprocamente del campo gravitazionale.
La forza di attrazione che si genera fa si che inizino ad orbitare una intorno all'altra.
Alla forza gravitazionale, si aggiungono altre forze, dette "mareali", che le deformano e possono disgregarle.
In galassie spirali come queste, o in quelle irregolari, aumenta la velocità con cui si formano nuove stelle le quali possono evolvere in buchi neri.
La nebulosa Eskimo
Questa foto riprende quel che resta della nebulosa Eskimo, una stella simile al nostro Sole mentre sta morendo.
Era stata descritta per la prima volta da William Herschel nel 1787 e così chiamata perché all'osservazione dal microscopio allo scienziato sembrò una testa circondata da un cappuccio, che si rivelò essere un disco in cui sono contenuti diversi oggetti simili a comete.
Questa nebulosa si trova a circa 5000 anni luce dalla Terra, nella costellazione dei Gemelli.
I colori della fotografia rispecchiano la composizione dei gas che compongono la nebulosa: azoto (rosso), idrogeno (verde), ossigeno (blu), elio (viola).
I filamenti all'interno della galassia sono dovuti ad un forte vento di particelle.
Galassie in avvicinamento
In questa foto è possibile osservare Arp 256: due galassie a spirale in avvicinamento, nei primi stadi di fusione.
La forza gravitazione che agisce tra le due galassie ha indotto la formazione di strie di gas che si allontanano dal centro di ciascuna di esse, dirigendosi verso l'altra.
In questo modo, il gas si concentra tra le due galassie riducendo progressivamente la distanza che le separa.
Questo sistema emette una luca infrarossa che è 100 miliardi di volte più luminosa di quella del Sole.
Questo complesso di costellazioni si trova a 350 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione della Balena.
Una galassia ad anello
Arp 148, ritratta in questa foto, ha una forma molto particolare: ricorda quella di un anello a cui si affianca una lunga coda.
L'anello è il risultato della collisione tra le due galassie e questa foto rappresenta una rara documentazione di questo tipo di eventi.
La collisione ha provocato un'onda di propagazione che ha concentrato inizialmente la materia nel centro della seconda galassia, quindi l'ha spinta verso l'esterno, dando luogo alla forma ad anello. Si trova a 500 milioni di anni luce lontano da noi, nella costellazione dell'Orsa Maggiore.
Due galassie che si fondono
Questa è ZW II 96, una coppia di galassie che si stanno fondendo insieme, dando luogo alla forma molto particolare che si può osservare in questa immagine. Quando la polvere di stelle e i gas delle due galassie entrano in collisione si formano delle nuove stelle, riconoscibili perché emettono una luce azzurra molto brillante. In questa immagine, si possono osservare le neo-stella tra le due galassie, sottoforma di una lunga scia che connette i due nuclei. Si trova a 500 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione del Delfino.
Il cluster di galassie di Ercole
In questa immagine, che rappresenta il complesso Arp 272, si può osservare una collesione molto stretta tra due galassie a spirale, chiamate NGC 6050 e IC 1179, che fanno parte del cluster di galassie della costellazione di Ercole.
Si tratta dell'aggregato più ampio finora descritto nell'Universo, detto anche il Great Wall (il grande muro).
L'ampiezza totale delle due galassie è calcolata essere di circa 150 mila anni luce.
Le due galassie appaiono unite attraverso l'estremità dei bracci di ciascuna spirale.
Si ritiene che quando la nostra galassia, la Via Lattea, e Andromeda collideranno si otterrà un aspetto simile a quello di Arp 272.
Si trova a 450 milioni di anni luce dalla Terra.
Il relitto dopo la collisione
In questa fotografia è ritratta la galassia NGC 3256, risultato della collisione tra due galassie avvenuta in un passato remoto.
E' un esempio di quello che accade quando due galassie durante uno scontro si fondono.
Si possono riconoscere le "cicatrici" di questo colossale scontro nelle due codine ricce e luminose che sporgono dalla galassia.
Appartiene al complesso di Idra-Centauro ed è osservata dai ricercatori anche per studiare l'effetto sui cluster di giovane stelle delle forze mareali.
Si possono osservare due nuclei all'interno della costellazione, mentre le code presentano un'elevata concentrazione di agglomerati di stelle.
E' una tra le galassie più luminose che emettono nell'infrarosso.
La galassia Markarian 231
La galassia Markarian 231 è stata scoperta nel 1969 durante la mappatura delle galassie in grado di emettere radiazioni ultraviolette molto intense.
E' un oggetto astronomico molto particolare: ha un quasar molto potente al suo centro, ha delle lunghe code distorte per le forze mareali e una forma non regolare.
Si tratta di una delle costellazioni più luminose e potenti tra quelle che emettono infrarossi, e si pensa che questa enorme capacità di emettere luce sia controllata dal buco nero al suo centro.
E' situata a 600 milioni di anni luce dalla Terra.
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