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Sbarco su Marte? Ci stiamo attrezzando

La ThalesAlenia Space ha presentato i primi risultati del Progetto STEPS: i veicoli per l'atterraggio e il movimento su superfici extraterrestri.

Progetto STEPS - landerL’esplorazione spaziale del futuro passa per Torino.  I primi prototipi di un lander per un atterraggio morbido e del rover cingolato per muoversi sulle superfici accidentate, che siano quelle marziane o quelle lunari poco importa, sono già pronti.

Sono stati presentati con giusto orgoglio nella sede torinese della Thales Alenia Space a conclusione della prima fase del progetto STEPS – Sistemi e Tecnologie per l’EsPlorazione Spaziale.  Un programma che vale 17 milioni di euro, 10 dei quali finanziati dalla Regione Piemonte e 7 dalla Comunità Europea.

Si tratta di un progetto di ricerca e sviluppo dedicato alle tecnologie per l'esplorazione spaziale con l'obiettivo di promuovere, in ambito internazionale, l'eccellenza tecnologica presente nel territorio piemontese.    Era il 2008 quando Thales Alenia Space, la Regione Piemonte, insieme al Politecnico di Torino, l'Università di Torino, l'Università del Piemonte Orientale, ALTEC e 25 PMI della filiera piemontese, hanno dato avvio a questo innovativo progetto di collaborazione che ha coinvolto in questi anni un elevatissimo numero di ricercatori ed ingegneri, giovani ed esperti, su un tema come quello dell'esplorazione spaziale, globalmente riconosciuto come fondamentale per il progresso del genere umano.

Progetto STEPS - roverNel corso degli anni di sviluppo del progetto, sono state infatti messe a punto numerose tecnologie abilitanti e sono stati prodotti una serie di dimostratori (prima virtuali e poi fisici). Inoltre, e' stato realizzato un sistema di laboratori per la validazione delle tecnologie, con ambienti per progettazione concorrente, simulazione e realta' virtuale e sono stati creati allestimenti che riproducono condizioni e terreni tipici della superficie della Luna e di Marte.

Thales Alenia Space ha partecipato direttamente all’attività di Ricerca e Sviluppo di soluzioni per alcune specifiche aree tecnologiche: navigazione e guida, visione e riconoscimento del terreno, diagnostica preventiva, aerotermodinamica, energia e celle di combustibile, sistema di discesa e assorbitori d’impatto, locomozione e meccanismi, strutture innovative rigide e gonfiabili, controllo ambientale e protezione dalle polveri, realtà virtuale e interfacce uomo/macchina, con il risultato di aver realizzato in ciascuno di questi campi delle soluzioni all’avanguardia in campo internazionale.

Una particolare attenzione è stata dedicata allo studio di tessuti hi-tech e materiali innovativi, come film antibatterici nano-strutturati, materiali polimerici trasparenti e flessibili per oblò di moduli spaziali gonfiabili, film resistenti ai gas e all’ossigeno atomico.   Si sono messi a punto strumenti e attrezzature in grado di resistere ostile ambiente spaziale.  Sono stati sviluppati materiali dotati di capacità di autolettura e grande attenzione è stata dedicata alle tecnologie sensoristiche per il controllo e il monitoraggio di eventuali danneggiamenti strutturali.

Molte attività sono state focalizzate allo sviluppo e alla sperimentazione di nuove tecnologie e sistemi capaci di immagazzinare e distribuire grandi quantità di energia ad alta potenza grazie a celle a combustibile rigenerative.

Altro filone di ricerca è quello della Realtà Virtuale, che porta alla simulazione con massima definizione delle varie fasi della missione.

STEPS - colture idroponiche 1Tutto senza trascurare le problematiche legate alla vita quotidiana a bordo e alla necessità di riciclare tutte le risorse: aria e acqua incluse. La depurazione dell’acqua avviene grazie a processi chimici, fisici e biologici; la rimozione di contaminanti gassosi nell’aria viene fatta sfruttando sistemi di assorbimento e fotocatalisi.  A bordo ci si dedica alla coltura  idroponica di piantine, si fa la raccolta differenziata dei rifiuti, e quello che proprio non può essere riciclato viene stabilizzato e stoccato.

Le ruote del rover sono un piccolo capolavoro di ingegneria, ognuna si muove in modo indipendente dalle altre ed è mossa da un piccolo motorino e, con la massima elasticità, si deformano per adattarsi alla superficie del terreno più accidentato.

Un grande risultato di squadra quello raggiunto da Thales Alenia Space e dai suoi partner in questa avventura, il risultato di un lavoro di interscambio di conoscenze e tecnologie tra settori quanto mai disparati, che consentirà di avere ampie ricadute in termini di innovazione tecnologica anche in prodotti e materiali di uso civile e quotidiano in settori come quello energetico, medico, robotico, dei trasporti, etc.. Un esempio per tutti: la pellicola per il controllo termico inserita nei tessuti.

Il risultato è quello aver dotato il Distretto Aerospaziale Piemontese di adeguate infrastrutture, tecnologie e competenze comuni in questo campo e in campi affini, anche a supporto di futuri progetti.   Rilevante, inoltre, la sinergia tra aziende e Università, che ha promosso formazione e occupazione giovanile, sia in ambito industriale sia nel settore della ricerca.

L'obiettivo è  ora Steps 2, fortemente indirizzato a completare lo sviluppo tecnologico iniziato da Steps 1 e ad utilizzare al meglio le infrastrutture e le competenze sviluppate, puntando ad acquisire nuovi programmi e conseguentemente ampliando le ricadute occupazionali sul territorio.

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