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Salvaguardia dei mari: il progetto coconet

Il progetto COCONET, finanziato dall'Unione Europea, si propone la salvaguardia e la protezione degli ambienti marini, con uno sguardo alla produzione di energia pulita.

A fine febbraio 2012 più di 100 ricercatori provenienti da 39 istituti di ricerca europei si sono riuniti a Roma presso la sede del CNR per iniziare un grande progetto che individuerà le linee guida necessarie alla creazione di reti di Aree Marine Protette in Mediterraneo e Mar Nero e verificherà la possibilità di costruire in questi mari piattaforme eoliche offshore, ormai molto diffuse nelle acque del Nord Europa.

COCONET è l'unico progetto marino del Settimo Programma Quadro coordinato da un italiano, il Prof. Nando Boero (Unità di Ricerca CoNISMa dell'Università del Salento e associato al CNR-ISMAR) e quindi rappresenta per l'Italia il riconoscimento di un ruolo leader nel settore. I principali attori italiani sono il CoNISMa (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare, un consorzio di 30 Università italiane) e l'Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR).cnr-ismar

Con questo progetto (finanziato con 11 milioni di euro) l'UE si prefigge di innescare un percorso virtuoso di politica condivisa di protezione e gestione dell'ambiente marino attraverso le reti di aree marine protette, e di incentivare la produzione di energia pulita.

Le politiche ambientali europee si concentrano sia sulla salvaguardia di habitat importanti per la loro biodiversità, sia sulla produzione di energie pulite. La costituzione di reti di Aree Marine Protette (AMP) e l’installazione di Parchi Eolici Offshore (PEO) sono entrambe importanti a questo scopo. Ad oggi, la protezione e la corretta gestione della biodiversità marina hanno puntato sull’istituzione di AMP in zone importanti per la loro biodiversità. Questa scelta si è dimostrata efficace all’interno delle AMP, ma ha avuto scarso impatto al di fuori dei loro limiti.

In zone altamente popolate quali il Mediterraneo e il Mar Nero, l’istituzione di vaste AMP è, al momento, improbabile, stante la numerosità degli stati che si affacciano sui due bacini, e questo pone seri limiti alla portata delle misure di salvaguardia implementabili. L’istituzione di reti di AMP può compensare questi ostacoli ma, per essere efficaci, le reti si devono basare su una solida conoscenza scientifica e su solidi piani di gestione (per non essere solo “parchi sulla carta”). Allo stesso tempo, i PEO, devono essere posizionati dove i venti siano adeguati per la produzione di energia, ma non devono avere degli impatti significativi sulla biodiversità e sul funzionamento degli ecosistemi, o sulle attività dell’uomo.

Il progetto CoCoNet si pone due obiettivi principali:

parco eolico offshore- disegnare reti tra AMP già esistenti o potenziali nel Mediterraneo e nel Mar Nero, passando da una prospettiva locale, ad una regionale  e infine a tutto il bacino. L’individuazione delle connessioni fisiche e biologiche tra AMP chiarirà i percorsi e i processi della distribuzione della biodiversità. L’attuale tutela delle coste che le AMP esistenti svolgono a livello nazionale verrà estesa agli habitat offshore e d’alto mare. La politica di protezione dell’ambiente marino passerà così da una visione tipicamente nazionale a una visione internazionale.

- Studiare possibili collocazioni dei PEO, arricchendo così l’atlante eolico del Mediterraneo e del Mar Nero. I siti dei PEO eviteranno gli habitat sensibili e si prenderà in considerazione la possibilità che questi agiscano tra AMP, senza interferire troppo con le attività antropiche. Gli studi socioeconomici utilizzeranno metodi avanzati di valutazione dei servizi ecosistemici per elaborare approcci sostenibili per lo sviluppo sia delle AMP sia dei PEO, per poter poi fornire linee guida per progettare, gestire e monitorare reti di AMP e PEO. Due progetti pilota (uno nel Mediterraneo e uno nel Mar Nero) testeranno sul campo ipotesi basate sulle conoscenze pregresse. Nel progetto sono coinvolte centinaia di scienziati da 39 Istituti di 22 Stati.

conismaQuesto gruppo unirà le comunità scientifiche di molti Paesi, rafforzandone i rapporti interculturali, in modo da ottenere un approccio olistico alla protezione dell’ambiente. Questo aiuterà a integrare le comunità scientifiche del Mediterraneo e del Mar Nero attraverso intense attività comuni, combinate con una forte comunicazione con i possibili portatori di interesse e, in generale, con la popolazione. Di conseguenza, il progetto creerà una rete di ricercatori d’eccellenza che potranno lavorare insieme anche a progetto finito, mettendo la loro esperienza a disposizione dei loro Paesi e dell’Unione Europea.

CoCoNet analizzerà tutte le conoscenze disponibili sulle AMP del Mediterraneo e del Mar Nero e, attraverso una ricerca mirata, produrrà una serie di linee guida per la creazione di reti di AMP nei due mari. Saranno considerati anche il mare aperto e l’alto mare. Il problema non è solo squisitamente ecologico e comprenderà anche questioni sociali e politiche, legate al confluire di differenti politiche e principi nei diversi Stati. Insieme alle linee guida per le reti di AMP, CoCoNet affronterà il problema dei Parchi Eolici Offshore, perché la produzione di energia pulita è fondamentale per la protezione dell’ambiente. Nel Nord Europa, i PEO sono molto sviluppati, mentre sono assenti dai mari del Sud Europa. Sono fattibili? E come si integrano con l’ambiente naturale e con le economie locali? CoCoNet proverà a dare una risposta a questi quesiti.

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