Un robot in "carne e ossa", così potremmo definire l'obiettivo dell'’Istituto Italiano di Tecnologia, con sede a Genova, che ha di recente creato una rete di centri presso enti di ricerca sul territorio italiano.
Il Politecnico di Torino, attore internazionale di spicco nei settori dei materiali, delle micro e nanotecnologie, della robotica e dell'aerospazio, è stato individuato come partner per implementare il “Center for Space Human Robotics IIT@PoliTo”, che mira a diventare punto di riferimento dell’Istituto per la ricerca nell’ambito della robotica umanoide ad uso spaziale.
Il Centro, inaugurato nel gennaio 2011, è situato in corso Trento e ospita circa cento ricercatori provenienti da tutto il mondo impegnati in attività di ricerca avanzata per un progetto che durerà cinque anni con un budget di 25 milioni di euro.
Sono numerose le tecnologie impiegate nello sviluppo delle funzioni base richieste agli umanoidi in questo campo, ovvero locomozione e manipolazione, percezione, intelligenza, comunicazione con gli umani e interazione con l’ambiente circostante, produzione di energia. Pertanto, le attività del centro si articolano attorno a tre aree di ricerca: robotica, materiali intelligenti, energia.
Nello specifico, l’attività dedicata alla robotica ha lo scopo di sviluppare componenti per prototipi di robot umanoidi e le relative tecnologie ad uso aerospaziale.
Le attività di ricerca sui materiali si incentrano sullo sviluppo di sofisticate tecnologie per la prossima generazione di micro e nanosistemi certificati per l’uso aerospaziale e sulla progettazione di sensori e attuatori micro e nano specifici per applicazioni nello spazio.
L’area dedicata all’energia ha l’obiettivo di progettare nuovi sistemi energetici che permettano l’alimentazione dei robot nello spazio attraverso la progettazione di materiali e sistemi innovativi per immagazzinare energia o ricavandola dall’ambiente circostante. Attraverso tecnologie molto innovative il Centro lavorerà anche per rendere l’umanoide sempre più simile all’uomo attraverso muscoli sintetici e cervelli elettronici su cui poter caricare diverse applicazioni.
Inutile sottolineare che le tecnologie sviluppate dal Centro avranno importanti applicazioni anche nei settori industriale, automobilistico e dell’elettronica.
Per approfondimenti: http://shr.iit.it/