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Polvere di stelle

E' il portale dedicato agli archivi storici degli osservatori astronomici italiani che fa rivivere la storia della ricerca astronomica in Italia

osservatorio di Brera

Il risultato di un lavoro unico di riordino, tutela e valorizzazione del patrimonio storico archivistico dell'INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica - e del Dipartimento di Astronomia dell'Università di Bologna, è un portale web che permetterà agli appassionati e studiosi di storia della scienza e a tutti gli astronomi interessati al proprio passato di approfondire o di iniziare nuovi studi.

 "Polvere di stelle", progetto avviato al termine del 2009, Anno Internazionale dell'Astronomia, grazie ad un finanziamento ottenuto dall'Istituto Nazionale di Astrofisica, quale contributo del Servizio Biblioteche ed Archivi dell'INAF per la valorizzazione e lo studio del prestigioso patrimonio archivistico e la diffusione della conoscenza scientifica.

Già intorno al 1980 gli osservatori astronomici italiani si sono posti il problema dell'adeguata conservazione, riordino ed  inventariazione dei propri archivi storici. Un interesse diffuso per la storia della scienza aveva infatti evidenziato, in quegli anni, la necessità di disporre di fonti fino ad allora semisconosciute ma potenzialmente di grande interesse.

Il primo Osservatorio ad avere attuato un programma di salvaguardia e valorizzazione del suo archivio
è stato, a partire dal 1983,  quello di Brera a Milano.  Gli osservatori pionieri di Torino, la cui storia nasce nel 1789, quando Vittorio Amedeo III fece costruire il primo osservatorio presso l'Accademia delle Scienze., Bologna ed Arcetri hanno poi intrapreso operazioni di riordino ed inventariazione di fondi o  di schedatura di carteggi scientifici.

Ma solamente nel 2000, grazie alla collaborazione tra il Consorzio Nazionale per l'Astronomia e l'Astrofisica, il Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali - Ufficio Centrale per i Beni Archivistici, e la Società Astronomica Italiana, prese il via il progetto Specola 2000 finalizzato al riordino, all'inventariazione ed alla valorizzazione degli archivi storici di tutti gli osservatori astronomici. Ad un accurato censimento hanno fatto seguito i primi elenchi di consistenza e, da lì, è iniziata la lunga strada per la stesura degli inventari.

Osservatorio TorinoIl completamento del riordino e l'inventariazione informatizzata dei diversi fondi archivistici permetterà di portare alla luce fonti documentali di straordinaria importanza per comprendere l'evoluzione del pensiero scientifico e per la ricostruzione di vicende  della "politica scientifica" in Italia a partire dal XVIII secolo.

Gli archivi degli osservatori astronomici conservano le testimonianze scritte dell'attività di alcune tra le più antiche istituzioni scientifiche del nostro Paese.  Negli archivi non troviamo libri, ma documenti, per la maggior parte manoscritti, che testimoniamo i rapporti degli astronomi con la comunità scientifica, il potere politico e la società civile del loro tempo.  Gli archivi costituiscono una fonte di prima mano per la ricerca storica e sono una preziosa, insostituibile eredità culturale.

Il più antico osservatorio italiano fu fondato nel 1764 da Giuseppe Ruggiero Boscovich, è l'osservatorio di Brera  ed è anche il più antico istituto scientifico di Milano. Dal 1923 ha anche una seconda sede a Merate presso Villa San Rocco. La specola di Brera, con le sue cupole (in una è alloggiato un telescopio di Merz), è storicamente legata alle osservazioni di Marte fatte da Giovanni Virginio Schiaparelli a partire dal 1877.      

Un altro osservatorio importante in Italia è quello di Roma, situato a villa Mellini, su Monte Mario; fu fondato nel 1935  in sostituzione degli osservatori del Campidoglio, voluto da Leone XII nel 1827, e del Collegio Romano istituito da Clemente XIV nel 1774. Una seconda sede, ideata nel 1939 a Monteporzio Catone, avrebbe dovuto ospitare un grande telescopio rifrattore. Il progetto fu interrotto dallo scoppio della guerra mondiale.

Grazie a questa iniziativa tutti gli appassionati possono oggi accedere a diari di osservazioni astronomiche che parlano di notti passate al telescopio, affascinanti disegni di nebulose, comete, pianeti ed altri abitanti del cielo fatti nelle lunghe ore trascorse in cupola, lettere che rivelano il percorso della mente verso straordinarie scoperte scientifiche, resoconti di viaggi, osservazioni meteorologiche che si protraggono ininterrotte per secoli, conti pagati, libri letti, ricette per fare l'inchiostro, ritratti di colleghi mai conosciuti di persona.




 

 

 

 

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