Articoli

Piccoli paesi, laboratori per la genetica

Dopo le polemiche per una ricerca scientifica sui Walser della Val d'Aosta i tanti studi sul DNA nelle comunità italiane.

Una ricerca scientifica dell’Univeristà di Bologna sulle origini genetiche dei walser, in Valle d’Asota, sta scatenando polemiche. Una parte della piccola comunità, circa duemila persone si è fermamente opposta. Il Dipartimento di biologia evoluzionistica sperimentale dell'Università di Bologna avrebbe voluto studiare, con prelievi di saliva, il Dna di 50 capifamiglia della minoranza di lingua tedesca che abita nei comuni valdostani di Issime, Gressoney-La-Trinité e Gressoney-Saint-Jean, ai piedi del Monte Rosa. La ricerca universitaria, prevista da una tesi di laurea e intitolata "Dai cognomi al Dna: storia biologica delle comunità Walser della Valle d'Aosta" è coordinata da Davide Pettener, ordinario di antropologia dell'Università di Bologna. Associando lo studio della mobilità dei cognomi con la ricerca genetica, si vuole studiare la migrazione di questa popolazione germanofona, proveniente, tra il 1.000 e il 1.200, dai territori elvetici e oggi insediata in Valle d'Aosta e in Piemonte. Un'iniziativa accolta con "amarezza e stupore" da una parte della comunità, di cui si è fatto portavoce don Ugo Busso, presidente dell'associazione culturale Walser Augusta. In una dura lettera aperta, inviata al Presidente della Comunità Montana, ai Sindaci e Parroci, giudica la ricerca "sconcertante": "Un'idea del genere era già affiorata anni fa, ma era stato subito abbandonata da chi intravedeva facilmente un'iniziativa di odore razzista e quindi, almeno finora, ben lontana dalla cultura walser.

La vicenda ci rammenta però l'Italia e' culla di una miriade di piccolissimi paradisi genetici di cui la minoranza Walser e' solo un esempio. Molti, al contrario della comunita' valdostana di lingua tedesca, hanno dato il loro benestare per studi genetici volti a ripercorrere le migrazioni delle popolazioni oppure a scoprire i legami con malattie come l'ipertensione, il diabete, le malattie cardiovascolari o l'Alzheimer.Architettura genetica

"Paesini-laboratorio - afferma Giuseppe Novelli, membro della Commissione Europea del Farmaco - che fanno una buona ricerca finanziati con risorse locali o con i fondi di ricerca messi a disposizioni dagli enti o dalle fondazioni bancarie. Il business non e' interessato a questi studi, ma solo al scoperte che ne derivano". E' allora che le industrie farmaceutiche scendono in campo per comprare i 'frutti delle scoperte', come nel caso di Limone del Garda (Brescia), dove il farmacologo Cesare Sirtori ha scoperto nel sangue di una cinquantina di abitanti la proteina 'A-I Milano', che agisce come un vero e proprio 'spazzino del colesterolo' per le arterie.

Alcuni getetisti di Pavia hanno ricostruito recentemente il percorso degli Etruschi in Toscana dall'Anatolia. E' stato messo sotto la lente il Dna dei mitocondri di 322 soggetti non imparentati provenienti da tre diverse localita' appartenenti all'antica Etruria: Murlo, un paese piuttosto isolato nella provincia di Siena, Volterra e la Valle del Casentino. Le sue mutazioni nel tempo non sono influenzate dal rimescolamento dovuto alla ricombinazione col genoma paterno, ed e' quindi piu' facile studiarne l'evoluzione temporale.DNA

Oltre a Limone del Garda che ha portato all'individuazione del gene salva-cuore, si stanno studiando altre aree in cui le persone, a causa dell' isolamento geografico e della scarsa immigrazione, hanno continuato a sposarsi e riprodursi tra loro, arrivando a costituire una sorta di grande famiglia imparentata alla lontana che ha conservato nei secoli caratteri genetici omogenei. Tra questi Linosa, in Sicilia. "A Linosa - continua Novelli - c'e' un'alta frequenza del diabete di tipo II causata da problemi sia di tipo genetico sia da alimentazione e stile di vita, cosa strana, dato che il paese vive di pesca". Al momento sono terminati gli studi epidemiologici e si attende il via per quelli genetici.

In alcune zone della Sardegna sono invece frequenti il diabete di tipo I, malattie della pelle e renali. Studi epidemiologici e genetici sono in corso nell'area dell' Ogliastra, in particolare nelle zone di Perdasdefogu e Talana (Nuoro). "La ricerca - afferma Novelli - ha portato all' individuazione del gene della calvizie e alla messa a punto di uno specifico test genetico che ora si sta cercando di commercializzare. Non solo, e' stato creato un software per elaborare e gestire i dati epidemiolocici e genetici che verra' presto esportato". Anche Carlantino (Foggia) e Campora nel Cilento sono degli isolati genetici, e gli abitanti hanno aderito al progetto di censimento della popolazione.

Suggerimenti