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Nuovi allergeni di origine vegetale sotto la lente della ricerca

Le ricerche per identificare le sostanze alimentari di origine vegetale che scatenano le allergie alimentari sono doppiamente utili, per valorizzare la sicurezza delle materie prime e per migliorare il livello di salute dei consumatori.

Le allergie sono un problema in continuo aumento nella società moderna. L’allergia è una reazione del sistema immunitario di ciascun organismo nei confronti di una sostanza che viene riconosciuta come nemica ma che in effetti è innocua per i soggetti non allergici. Come tutti i tipi di allergie, anche quelle alimentari sono causate da particolari agenti, detti allergeni, molti dei quali producono reazioni in un gran numero di individui. Tale fenomeno ha portato la Comunità Europea ad emanare, già da alcuni anni, un’apposita direttiva, la 2003/89/CE, che obbliga i produttori di alimenti a fornire ai consumatori che sanno di essere allergici le informazioni a loro utili per conoscerne l’esatto contenuto dei prodotti alimentari.

Allergie alimentari Le allergie alimentari vengono studiate presso l’Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro" di Vercelli dove il Professor Aldo MARTELLI è il coordinatore scientifico di un programma di ricerca che riguarda l’identificazione e la caratterizzazione di allergeni in tracce negli alimenti. Scopo della ricerca, il cui termine è previsto nel 2009, è innanzi tutto l’approfondimento delle conoscenze su alcuni allergeni già noti, contenuti ad esempio nell’arachide o nella nocciola, o altri considerati “emergenti”, come quelli presenti nel sedano, nel sesamo e nella senape. La ricerca parte dallo studio delle specie vegetali di provenienza, sulle quali vengono effettuate l’analisi della frazione proteica e del singolo genoma. Parallelamente viene sviluppato lo studio di tecniche analitiche innovative (elettroforetiche mono-/bidimensionali e di amplificazione del DNA) per l’identificazione degli allergeni. Questa fase, in particolare, si presenta notevolmente complessa ed ha un ruolo molto delicato: normalmente risulta infatti difficile associare uno specifico allergene ad una sintomatologia clinica; la diagnosi si presenta ulteriormente complessa quando la reazione avversa avviene dopo il consumo di alimenti che contengono molti ingredienti. La ricerca in corso ha anche l’obiettivo di studiare l’effetto dei trattamenti con calore direttamente sulle specie vegetali fonti di allergeni, e di valutare l’utilizzo di materiali innovativi da impiegare nella diagnostica analitica di laboratorio (dipsticks-like, arrays-like).

I risultati della ricerca si prefiggono di offrire un valido contributo per un maggiore controllo della sicurezza alimentare, dato che potrà essere migliorata l'identificazione di allergeni presenti negli alimenti anche solo in tracce e quindi garantita una più corretta informazione del consumatore sugli ingredienti allergizzanti. Potranno inoltre essere rese disponibili nuove metodologie analitiche, che, grazie alle successive applicazioni pratiche, potranno risultare utili nell’innalzare gli attuali limiti di sensibilità e permetteranno di aumentare il numero dei costituenti analizzabili.

Per approfondimenti

Nuovi allergeni di origine vegetale Università Piemonte orientale http://www.ricercaitaliana.it/prin/dettaglio_completo_prin-2004039034.htm#base

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