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Non tutto è già scritto nel nostro patrimonio genetico.

L'epigenetica dimostra che alcuni fattori esterni, come alimentazione e stress, possono avere influenza sul modo in cui si esprimono i nostri geni.

Un tempo si riteneva che il nostro patrimonio genetico fosse rigidamente stabilito dal momento del concepimento e che nulla potesse cambiarlo nel corso degli anni. Recentemente la ricerca ha invece dimostrato che l'espressione dei geni può essere influenzata da stimoli ambientali quali la nutrizione, lo stress e le emozioni.

Il DNA che abbiamo ereditato mantiene la stessa sequenza ma fattori quali la nutrizione e sostanze che produciamo in seguito allo stress e alle emozioni determinano l'eventuale espressione del gene che abbiamo ereditato e la conseguente manifestazione di patologie.

NucleosomaL'epigenetica è una scienza che si è sviluppata successivamente alla mappatura del genoma umano e i ricercatori stanno raccogliendo evidenze sempre più numerose che dimostrano come i fattori nutrizionali possano influenzare l'espressione genica. Il DNA ha una struttura avvolta attorno a 4 proteine denominate istoni. Due strati, costituiti ciascuno di 4 istoni, formano una massa di 8 istoni che costituisce un nucleosoma (l'unità strutturale fondamentale della cromatina negli eucarioti). Ogni istone ha una parte terminale chiamata 'coda' che le sostanze chimiche possono sicuramente attaccare e che altera la forza dell'avvolgimento del DNA attorno all'istone. Finché il DNA rimane strettamente avvolto il gene viene nascosto e non può essere espresso.

Il DNA necessita di istruzioni esterne da composti di idrogeno e carbonio denominati gruppi acetilici e metilici che fungono da 'etichette' chimiche e, attaccandosi agli istoni, influiscono sul DNA.  Semplificando molto, la metilazione è un evento 'buono' che mantiene i geni sotto controllo mentre l'acetilazione non è un evento così positivo  perché il DNA si stende e anche i geni 'cattivi' possono essere copiati nel corpo ed esprimere la patologia.

Abbiamo quindi bisogno di aggiungere gruppi metilici alle code degli istoni e fermare i gruppi acetilici dall'attaccarsi alle code degli istoni. Com'è possibile? Il DNA ereditato dai nostri genitori rimane lo stesso per tutta la vita ma le 'targhette' epigenetiche che influenzano l'espressione dei geni variano.

Poiché l'informazione epigenetica è in continuo cambiamento abbiamo qualche possibilità di influenzare lo sviluppo di patologie ereditarie. I fattori che influenzano l'espressione dei geni cambiano ogni giorno in base a ciò che mangiamo, gli integratori che assumiamo, l'abitudine al fumo, l'esposizione a tossine, l'esercizio fisico o lo stress. Una dieta povera può portare a scarse istruzioni per le cellule con conseguente insorgenza di anomalie e  patologie.

Gene - epigeneticaLo stress ed alcune emozioni hanno un peso e possono influenzare i geni. Fisiologicamente le emozioni e gli atteggiamenti comportamentali  corrispondono a sostanze chimiche e neuropeptidi emozionali specifici. Un esperimento ha studiato la correlazione tra stress e  sviluppo embrionale utilizzando DNA di placenta e ha dimostrato che molti geni corrispondenti  a 'codici buoni' venivano spenti nel DNA quando questo era soggetto a forti emozioni quali rabbia, paura, frustrazione o stress per poi venire riattivati quando il DNA era soggetto a emozioni positive. 

Bombardare la cellula con la stessa emozione e con i neuropeptidi correlati a quell'emozione significa che quando la cellula si divide, la cellula successiva avrà più recettori per quei particolari neuropeptidi  e meno recettori per nutrienti quali le vitamine ed i minerali come quelli richiesti per la metilazione che ferma l'espressione del gene. L'influenza maggiore sul DNA deriva dall'effetto di stress ed emozioni sul bambino durante lo sviluppo gestazionale.  Esiste un numero crescente di studi che dimostra che le emozioni della madre hanno un effetto fisiologico sul bambino.

In modo simile anche alcuni alimenti e nutrienti hanno un effetto, ad esempio la curcuma ha dimostrato di agire come modulatore epigenetico attraverso diversi meccanismi: essa infatti impedisce al gruppo acetilico di agire sulla coda dell'istone e lo inattiva impedendo l'espressione del gene. Inoltre la curcuma inibisce l'acetilazione mantenendo l'istone strettamente legato. Infine la curcuma blocca un enzima che copia geni indesiderati.

Tè verdeIl tè verde contiene vari composti fenolici tra i quali uno dei più importanti è l'Epigallocatechina (EGCG). L'EGCG ha dimostrato di esercitare effetti protettivi epigenetici e antiossidanti in patologie auto-immuni, nella sindrome della stanchezza cronica e di esercitare proprietà anti-invecchiamento. Come la curcuma, ha dimostrato di inibire l'attività dell'enzima che copia i geni indesiderati.

Stesso discorso per le vitamineAcido folico, colina e vitamina B12 agiscono come donatori di metili. La carenza di colina causa danni al DNA. Anche biotina, vitamina B3 e vitamina B5 sono necessarie poiché giocano un ruolo fondamentale nella modificazione degli istoni.

Acetil-L-carnitina e Acido alfa lipoico hanno dimostrato di ridurre il danno ai mitocondri, la parte della cellula che produce energia e si ritiene risulti compromessa con l'invecchiamento. L'Acido alfa lipoico, che si trova in abbondanza in patate, broccoli e spinaci, anche se la fonte principale rimangono le carni rosse ed in particolare fegato e cuore, ha dimostrato di ridurre il danno al DNA correlato all'età, mentre l’Acetil-L-carnitina, disponibile sotto forma di integratore alimentare, è uno dei nutrienti più efficaci per conservare un metabolismo cellulare ottimale, in grado di rallentare il declino cognitivo.

Forse non sempre è possibile controllare le proprie emozioni o sottrarsi agli stress connessi a una vita lavorativa intensa, ma una dieta variegata e sana è sicuramente un requisito primario per salvaguardare il nostro corpo da malattie e accompagnarlo in modo corretto nell'ineluttabile percorso di invecchiamento.

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