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MeteoMet: come migliorare la misurazione dei cambiamenti climatici

Un gruppo di giovani ricercatori dell'INRIM di Torino coordina un progetto europeo finalizzato ad avere misure precise dei principali parametri atmosferici

alluvioneIl crescente interesse verso problematiche ambientali, e la necessità di fare fronte ai mutamenti climatici cui assistiamo, hanno portato la comunità scientifica internazionale ad interrogarsi in maniera più diffusa su tematiche riguardanti le osservazioni meteorologiche.

Non solo, i fenomeni, spesso devastanti, correlati ai cambiamenti del clima, impattano sulle scelte politiche, tecnologiche e sociali che coinvolgono la nostra vita quotidiana. Ad esempio attraverso leggi, norme e abitudini che tendono a ridurre le emissioni di gas responsabili dell’innalzamento globale della temperatura terrestre.

Solo misure precise e ottenute con strumenti dotati di un elevato livello di affidabilità, possono confermare l’effettiva responsabilità delle attività umane e farne conseguire le indispensabili e urgenti azioni correttive.

MeteoMet - logo okProprio per rispondere a queste necessità, il 1° ottobre 2011 ha preso il via un importante progetto a livello europeo, denominato MeteoMet "Metrology for Meteorology" (www.meteomet.org) e promosso dall’European Association of National Metrology Institutes (EURAMET) nell’ambito dell’European Metrology Research Programme (EMRP).

Coordina il progetto Andrea Merlone, fisico, 40 anni, dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, l’INRiM con sede a Torino, a capo di un team di giovani ricercatori, che hanno con successo vinto una gara serrata, per fare aggiudicare all’Italia i fondi europei per questo tipo di ricerca, tra 120 progetti originariamente proposti.

Il progetto punta a trasferire competenze metrologiche all’ambito delle osservazioni meteorologiche per realizzare un sistema di raccolta dati più robusto.  Due ambiti di studio, solo apparentemente lontani, dovranno incontrarsi e lavorare scambiandosi informazioni e dati.

La rilevanza di MeteoMet è evidenziata dal numero di Istituti e Nazioni partecipanti: 21 partner (18 Istituti Metrologici finanziati e 3 atenei partecipanti in qualità di un-funded), 20 collaboratori tra Istituti Meteorologici Nazionali, Istituti di Ricerca, Organizzazioni ed Industrie, 9 Università.

Le competenze dell’ INRiM sono frutto del lavoro e di un’esperienza campione maturata  negli ultimi cinque anni, da quando cioè all’interno dell’area di ricerca di Torino è stata installata una centralina meteo per la misurazione istantanea di pressione, temperatura ed umidità.

Progetto MeteoMet - Installazione sperimentale italiana per taratura di centraline meteorologicheIl progetto, della durata di tre anni, si prefigge il compito di assicurare riferibilità e il miglioramento delle tecniche di misura di pressione, temperatura, umidità e velocità dell’aria nell’atmosfera.   Le finalità principali del progetto sono quelle di ottenere dati climatici robusti cui deve essere associato il corretto livello di incertezza;  sviluppare nuove e migliori strumentazioni di misurazione;  svolgere campagne di confronto metrologico di strumenti per misure meteo e assicurare la giusta interpretazione delle serie storiche.

Altro importante obiettivo è quello di favorire la creazione di un network di istituti meteorologici che, direttamente collegati agli istituti metrologici nazionali ed adottando le indicazioni provenienti da questi, siano in grado di fornire osservazioni sul clima più robuste ed affidabili. Un grande consorzio quindi, il più grande in Europa nell’ambito dei progetti EURAMET, sia per rispondere alle sfide del progetto che richiede multidisciplinarietà e competenze scientifiche e metrologiche ai massimi livelli, sia per costituire un forum per discutere e proporre procedure comuni e uniformare l’approccio alle misure tramite un processo di disseminazione dei risultati più capillare. La partecipazione di istituti meteorologici sparsi in tutta Europa, e operanti in diverse regioni, permetterà poi di testare i nuovi strumenti e le nuove procedure sviluppate in diverse condizioni ambientali, sia in quelle più estreme del Polo Nord o dell’Himalaya, che in quelle più prossime, quali gli ambienti urbani.

carta climaticaUn progetto, MeteoMet, in grado di apportare un profondo impatto dal punto di vista scientifico e sociale, contribuendo alla disponibilità di dati validati e robusti utili a previsioni e analisi meteorologiche più accurate.  Immediate e dirette le implicazioni: valutazioni più puntuali di rischi e allarmi, ottimizzazione dei consumi energetici e, in primo luogo, osservazioni sui mutamenti climatici inequivocabili e non assoggettabili a interpretazioni opinabili.

Le ripercussioni sono chiare sin d’ora e si consolideranno ulteriormente negli anni futuri, costituendo un punto di partenza per sviluppare un nuovo concetto di misure meteorologiche.

 

 

 



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