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Mai più di plastica!

Da gennaio 2011 gli italiani dicono addio ai sacchetti di plastica e mettono in campo tutta la loro inventiva per sostituirli.

Shopper in telaDi cotone, di carta, di juta, di cartone di tela, con o senza  ruote, l’importante è trovare la propria alternativa alle vecchie buste di plastica, forzatamente pensionate a partire dal 1° gennaio 2011. E’ entrata, infatti, in vigore la legge nazionale che recepisce disposizioni comunitarie, in particolare la direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.

I supermercati, e le attività commerciali in generale, avranno comunque la disponibilità di esaurire le scorte di magazzino, prima di mettere a disposizione dei loro clienti le alternative prescelte.

Nel frattempo sono già numerose le iniziative per sostituire, come è già avvenuto in altri Paesi, le vecchie buste di plastica. Si va dal ritorno alle tradizionali sporte in fibre naturali del passato alla sostituzione della plastica con materiali innovativi biodegradabili come i nuovi ecoshopper realizzati in bioplastica ricavata da mais e da altre materie vegetali. Con mezzo chilo di mais e un chilo di olio di girasole - informa la Coldiretti - e' possibile produrre circa 100 bustine di bioplastica non inquinante (bio shopper).

Quanto i sacchetti in plastica siano dannosi per l’ambiente lo si sapeva da molto tempo, eppure ne sono stati immessi in circolazione in tutto il mondo in quantità enormi, 500 miliardi ogni anno, pari a 260mila tonnellate di polietilene, sino a farli diventare addirittura un flagello ambientale per i Paesi del terzo mondo. 

Inquinamento da buste in plasticaNon dimentichiamo poi che per produrli sono necessari più di 3 milioni di barili di petrolio e che un sacchetto in plastica dopo essere stato usato, magari per  soli dieci minuti, viene immesso nell’ambiente, dove impiega oltre 200 anni per degradarsi completamente.

Gli italiani erano tra i massimi utilizzatori in Europa di shoppers in plastica con un consumo medio annuale di 300 sacchetti a testa.  Sarà dunque una piccola rivoluzione quella con la quale dovrà confrontarsi ciascuno di noi.  Ma la scelta tra le alternative non manca davvero: alcune grandi catene di supermercati già propongono dei dispenser con una decina di tipologie di shoppers riutilizzabili diversi, anche i prezzi sono diversi, ma sempre comunque molto contenuti, considerando che in questo caso si tratta di “beni durevoli”. Anche i vecchi trolley, tanto cari alle nostre nonne, stanno tornando, opportunamente rivisitati dai designers, di gran moda.

E per i più pigri c'è sempre la possibilità di fare la spesa su internet e farsela recapitare direttamente a casa.

 

 

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